Eusebio Di Francesco nuovo allenatore Roma. Tuttosport

Roma, Di Francesco si presenta: scelto per il gioco; mi piacerebbe lavorare con Totti

Roma, l’era-Di Francesco è finalmente iniziata: il tecnico abruzzese è stato presentato a Trigoria e ha svelato i suoi primi pensieri in giallorosso.

Eusebio Di Francesco si è mostrato emozionato sì, ma convinto dei suoi mezzi e della missione che la Roma gli ha affidato: continuare sulla strada del bel gioco cercando di portare a casa risultati convincenti che riportino i giallorossi in alto in tutti gli ambiti, in Italia e in Europa.

«Io lo so perfettamente quello che i tifosi sperano, ma non sono qui per fare annunci. Sono qui per portare e trasmettere entusiasmo, umiltà e voglia di giocare a calcio. Mi hanno scelto per questo».

Inevitabile il passaggio sul capitano Francesco Totti, che col Genoa ha disputato la sua ultima partita in giallorosso e che ancora non ha svelato il suo futuro: «A lui mi lega un rapporto particolare e spero di continuare a lavorarci», ammette Di Francesco, segno di un legame indelebile che si è costruito in occasione di quei quattro anni che l’ex allenatore del Sassuolo passò nella Capitale, culminati con lo storico scudetto del 2001.

Di Francesco è comunque già concentrato sulla stagione che verrà, che per lui potrà essere la svolta di una carriera intera, ripartendo dalla necessità del profilo basso e dal comandamento dell’umiltà da tenere a mente sempre: «La Roma è una squadra competitiva con giocatori interessanti e di alto profilo e che davanti ha avuto una squadra come la Juve. Ma è una squadra top. Non voglio fare proclami, dobbiamo avere profilo basso e tanta umiltà, dove arriveremo non lo so. Io so le speranze della gente, viviamo di speranza ma anche di concretezza e sono convinto che i tifosi saranno il nostro dodicesimo uomo. Chi veste questa maglia deve sapere che dà sensazioni uniche e voglio trasmettere ai giocatori un grande senso di appartenenza».

Sui singoli, oltre a Totti, Di Francesco ha parlato pure di Capitan Futuro («De Rossi è il primo che ho chiamato. Lui sarà il mio punto di riferimento, a prescindere se sarà titolare o meno. Mio figlio Federico, che gioca nel Bologna ma è tifoso della Roma, ha lui come idolo perché è il primo che va ad esultare con i compagni. E io questo voglio») e del modulo, discorso questo che fa già gongolare i tifosi giallorossi: «Si parte dal 4-3-3 adattabile al 4-2-4 o 4-2-3-1. Da mezzala Nainggolan può fare benissimo 18 gol, ha qualità così importanti che può essere determinante in qualsiasi sistema di gioco. Florenzi? Speriamo che si metta a posto e che venga a Pinzolo».

Infine le scelte di mercato, con cui Di Francesco ha dimostrato ottima intesa col d.s. Monchi. Su Hector Moreno «Scelta pienamente condivisa. Le mie fortune sono quelle della società. Noi lavoriamo qui per il bene della Roma. Cercheremo di mettere insieme una squadra molto forte, vero diretto’? – scherza il nuovo tecnico giallorosso – mentre su Berardi e Pellegrini resta più vago: «Sulle possibilità di mercato su Domenico risponde il direttore, ma ha grandi mezzi. Pellegrini è interessante, ottima mezzala e la società ci sta lavorando».

Gli ha fatto eco Monchi: «La Roma non vuole vendere giocatori, la Roma vuole costruire la migliore rosa per i nostri obiettivi, non siamo un supermarket. È vero che c’è un’offerta per Salah di un club inglese, ma il prezzo lo fa la Roma, quindi decideremo noi. Per Rüdiger non ci sono trattative, ci sono zero possibilità che possa andare via».

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