Due anni dopo a Parma l’inferno è finito: i crociati tornano in Serie B conquistando la 2ª promozione di fila. Alessandria k.o. 2-0 nella finale playoff di Lega Pro.
Due, è il numero magico che in questa giornata sta passando di bocca in bocca per le strade della città parmigiana. Due sono stati gli anni di agonia passati dal Parma Calcio tra l’inferno dei Dilettanti e la vecchia Serie C; due sono stati i gol rifilati all’Alessandria; due sono quindi le promozioni consecutive conquistate dalla squadra gialloblù che la riportano nei ranghi nobili del calcio italiano. In due anni Alessandro Lucarelli e compagnia ce l’hanno fatta: in mezzo a mille difficoltà, scossoni tecnici e rimpasti dirigenziali (da ultimo l’ingresso di una cordata cinese coordinata dal grande ex Hernan Crespo) il Parma è ritornato, anzi B-entornato, nel calcio che conta.
Cosa dire invece dell’Alessandria? I Grigi di Piemonte avevano dominato per un intero campionato il girone A di Lega Pro: 34 giornate al primo posto prima del tracollo finale, iniziato già dall’inizio del 2017 e concretizzatosi col terribile sorpasso a opera della Cremonese alla 35ª e il duello fatto di tanti sprechi e occasioni perse fino al tremendo verdetto della regular season: piemontesi e lombardi a pari punti, ma grigiorossi di Tesser promossi in Serie B per via degli scontri diretti. Il cambio di panchina Braglia-Pillon purtroppo non ha pagato: l’Alessandria finisce nel modo peggiore una stagione che pareva trionfale e torna a casa mestamente con la consapevolezza dei tanti rimpianti seminati.
Al Franchi vince, semplicemente, la squadra che ne ha di più. Nonostante il primo squillo dell’Alessandria – oggi in rosso – con Gonzalez che al 10’ non approfitta di un buco di Alessandro Lucarelli che si fa soffiare il pallone; il Cartero però non è lesto e spreca la chance.
E così, un minuto dopo, è il Parma a esultare: tacco delizioso di Calaiò su Gozzi e Scavone in area scarta e certifica l’1-0 parmense. L’urlo liberatorio di capitan Lucarelli la dice tutta sulla voglia e la determinazione emiliana.
Le porte sono aperte per la squadra di Roberto D’Aversa, con quella di Pillon che al contrario è lenta e impacciata e non mette mai seriamente in pericolo la porta di Frattali. Solo nella ripresa i grigi provano una timida reazione e proprio quando sembra avvicinarsi la speranza di un pareggio il Parma serve il colpo del k.o.: dopo un’azione convulsa avviata da Scavone, Nocciolini si ritrova a tu per tu con Vannucchi, che respinge proprio sulla sua faccia, la palla carambola lentamente in porta per il 2-0 partigiano.
Per l’Alessandria è notte fonda, che non viene neppure rilluminata dall’ingresso dell’ex Evacuo. I 6 mila tifosi ducali che avevano invaso il Franchi possono urlare di gioia: il Parma torna nel calcio che conta, e meritatamente.