La tappa di Losanna della Diamond League 2017, l’ottava in stagione del massimo circuito internazionale di atletica leggera, regala risultati di assoluto valore in diverse discipline. Ecco il resoconto completo.
Salto in alto donne. Va vicina ad un’impresa storica, Mariya Kuchina coniugata Lasitskene: non solo vince la gara del meeting elvetico con la grande misura di 2.06 metri (che non veniva saltata dal 2009 grazie alla croata Blanka Vlasic che arrivò in quell’occasione a 2.08), ma tenta anche l’assalto al record del mondo di 2.09 che resiste dal lontano 1987 (Stefka Kostadinova a Roma, addirittura 2.08). Ai Mondiali di Londra potrebbe arrivare il grande colpo, chissà! Intanto alle sue spalle giungono, lontanissime, Kamila Licwinko e Sofie Skoog (entrambe a 1.03 al primo tentativo, mentre è quinta Alessia Trost con la stessa misura saltata al terzo tentativo.
400 metri uomini. Wayde Van Niekerk non delude le attese e, pochi giorni dopo il primato mondiale sulla distanza non omologata dei 300 metri, arriva la grande prestazione nel classico giro di pista. Il 43.62 rappresenta il suo terzo crono (il primo valse il record del mondo a Rio 2016), nonché la miglior prestazione mondiale dell’anno e il record del meeting (migliorato Michael Johnson del 1996). Dietro di lui finiscono i botswanesi Baboloki Thebe (44.02, personale) e Isaac Makwala (44.08).
100 metri uomini. Nessun tempo eccellente nella gara regina: il miglior crono è quello di Justin Gatlin, primo in 9.96 davanti all’ivoriano Ben Youssef Meite (9.98) e al sudafricano Akani Simbine (9.99).
200 metri donne. Stesso discorso della gara precedente: si impone la campionessa mondiale Dafne Schippers in 22.10 davanti all’ivoriana Marie-Josee Ta Lou (22.16, record nazionale) e alla statunitense Kyra Jefferson.
100 metri ostacoli. Podio interamente statunitense con Sharika Nelvis (12.53) davanti a Jasmin Stowers (12.57) e Christina Manning (12.58).
400 metri ostacoli donne. La statunitense Ashley Spencer (53.90) vince la gara sulla svizzera Lea Sprunger (54.29) e sulla britannica Eilidh Doyle (54.36).
1500 metri uomini. Primo posto per l’etiope Aman Wote (3:32.20) davanti ai due kenyani Charles Simotwo (3:32.59) e Silas Kiplagat (3:32.96).
1500 metri donne. Non c’è il record del mondo, ma Genzeba Dibaba ottiene comunque il quinto tempo della storia: il 4:16.05 fa gara a sé e chiude davanti alla keniana Nelly Jepkosgei (4:25.15) e alla romena Claudia Mihaela Bobocea (4:25.89). Quinta l’italiana Margherita Magnani (4:27.51).
800 metri donne. Manca la più forte, Caster Semenya, così si impone la burundiana Francine Niyonsaba in 1:56.83 davanti alla statunitense Charlene Lipsey (1:57.38, personale) e alla kenyana Eunice Sum (1:57.78).
5000 metri uomini. Etiopia ai primi due posti con Muktar Edris (12:55.23, miglior prestazione mondiale dell’anno) e Selemon Barega (12:55.58, personale). Terzo arriva l’ugandese Joshua Cheptegei (12:59.83), ritirato anzitempo l’azzurro Yeman Crippa.
Salto con l’asta uomini. Lo statunitense Sam Kendricks vince la gara davanti al polacco Pawel Wojciechowski: entambi saltano quota 5.93 metri, fallendo poi quella dei 6.03. Ancora un piazzamento per il primatista Renaud Lavillenie (5.87).
Salto in lungo donne. Ivan Spanovic realizza 6.79 metri al quarto tentativo e ferma il tentativo della statunitense Shakeela Saunders (6.68 all’ultima prova). Terza Tianna Bartoletta, sesta l’italiana Laura Strati (6.49).
Salto triplo uomini. Il cubano Pablo Pichardo salta un ottimo 17.60 saltato all’ultimo tentativo e riesce a battere il 17.49 di Christian Taylor, che in questa stagione è già volato fino a 18.11. Terzo l’altro statunitense Will Claye (17.12).
Lancio del giavellotto donne. I 68.43 metri valgono alla ventiduenne croata Sara Kolak la vittoria, il record nazionale e la miglior prestazione mondiale, tutti in una sola volta. Solo seconda Barbora Spotakova (67.40) davanti all’australiana Kathryn Mitchell (66.12).
Getto del peso uomini. Ancora Stati Uniti. Primo Ryan Crouser (22.39) davanti al neozelandese Tom Walsh (21.97) e al ceco Tomas Stanek (21.36).