Ci prova fino alla fine Fabio Fognini a spaventare Andy Murray, ma ha la meglio il numero uno al mondo nel big match della prima giornata del terzo turno di Wimbledon, terzo Slam della stagione di scena sui campi in erba dell’All England Tennis Club di Londra.
Dura oltre due ore e mezza l’incontro tra il primo favorito del seeding e il numero uno azzurro, ma a prevalere è in quattro set lo scozzese con il punteggio di 62 46 61 75. Parte forte il campione in carica, che porta a casa il primo parziale approfittando delle difficoltà del ligure ad entrare in partita. Quest’ultimo, però, si rimbocca le maniche e pareggia i conti, fin quando nel terzo set appare nuovamente in difficoltà e, complice un problema alla caviglia sinistra e un penalty point, getta via punti preziosissimi.
Nel quarto set c’è la grande occasione di prolungare ancora l’incontro al quinto ma, in vantaggio per 5-2, subisce due break consecutivi da Murray, che chiude i conti e vola agli ottavi di finale, vendicando anche la sconfitta subita agli internazionali d’Italia.
Prosegue senza intoppi la marcia di Rafael Nadal, che torna tra i primi sedici a Wimbledon a tre anni di distanza dall’ultima volta, sbarazzandosi del ventunenne russo Karen Khachanov per 61 64 76. Come si evince dal punteggio, un po’ di sofferenza soltanto nell’ultimo parziale, ma poca cosa per aver timore di un avversario assai più inesperto dello spagnolo. Mentre passa il turno anche Marin Cilic, che mette ko lo statunitense Steve Johnson, finisce al tappeto Kei Nishikori, fermato in quattro set dall’iberico Roberto Bautista Agut.
Non ci sono più azzurri ai Championships, dal momento che anche l’ultima azzurra nel tabellone femminile, Camila Giorgi, esce di scena. Merito della regina di Wimbledon Jelena Ostapenko, che si impone in due set con un doppio 75, non riuscendo così ad eguagliare gli ottavi già raggiunti nel 2012.