Il Tour de France 2017 è pronto per la terza e decisiva settimana. Quattro corridori racchiusi in soli 29″ testimoniano una grande incertezza in merito alla lotta per la classifica generale, ma al tempo stesso è ben chiaro come il campione uscente Chris Froome (Team Sky) goda ancora ampiamente dei favori del pronostico.
Ha trascorso momenti difficili, il Keniano bianco, in particolare nella tappa di Peyragudes in cui si è visto sfilare la maglia di dosso da Fabio Aru (Astana). Ma il peggio è passato: a Rodez si è impossessato nuovamente delle insegne del primato e, con una condizione che migliora di giorno in giorno, sa bene di essere lui l’uomo da battere. Non vuole abbassare la guardia, tuttavia, conscio che i due rivali che lo inseguono, il sardo e Romain Bardet, hanno entrambi vinto un arrivo in salita, mentre Rigoberto Uran è il più temibile in vista della crono di Marsiglia.
Ha disputato due grandi settimane e un giorno storto non può cancellare quanto di buono ha fatto vedere. Fabio Aru ci crede ancora: crede nella possibilità di impensierire il britannico e di scalare quella decisiva posizione nella generale. Il suo punto debole è la squadra, ma in un Grande Giro nella terza settimana le forze si livellano e dunque “si riparte come se fosse una pagina nuova“.
Il terzo incomodo, come già detto, è Romain Bardet. Il francese della Ag2R La Mondiale si dice pronto ad affrontare le due tappe alpine “come se fossero due Classiche”, senza fare alcun calcolo ma con il solo obiettivo di provare il grande colpo. “Tutto è possibile“, aggiunge, rivelando di non essersi mai sentito bene come quest’anno e quindi ha il dovere di tentare di giocarsi tutte le carte per riportare in Francia la maglia gialla che manca da 32 anni.
Dopo il giorno di riposo, si ripartirà con la Le Puy-en-Velay / Romans-sur-Isère, 16^ tappa che non presenta grosse difficoltà. La lotta tra i big è attesa per le due giornate successive e per il penultimo giorno con la prova contro il tempo.