Subito due medaglie per l’Italia nella prima giornata di finali ai Campionati Mondiali di scherma 2017 in corso a Lipsia. È il fioretto femminile, l’arma che più di altre negli ultimi decenni ci ha regalato le maggiori soddisfazioni, a far segnare un doppio podio: alle spalle della campionessa olimpica russa Inna Deriglazova giungono Alice Volpi ed Arianna Errigo, rispettivamente argento e bronzo.
L’oro di Rio 2016 si rivela la giustiziera delle portacolori azzurre: prima tocca all’ex iridata Arianna Errigo finire sotto i suoi colpi nel match di semifinale, poi una superba Alice Volpi, che si arrende in finale per una sola stoccata subita nel minuto supplementare. Occorre l’extra time, infatti, per stabilire la vincitrice: russa sempre avanti, ma la rimonta della giovane italiana è importante e si concretizza fino al 13 pari. Poi, una volta cominciato il quarto mini tempo, arriva subito il punto decisivo della più quotata avversaria, che non cancella, comunque, la grande prova dell’Arena Zeiplig.
Per quanto riguarda i turni precedenti, Volpi supera la sudcoreana Mina Kim per 15-7l’ungherese Aida Mohamed per 15-11, la tunisina Ines Boubakri per 15-13, la polacca Julia Walczyk per 15-9 ed infine la francese Ysaora Thibus per 15-12; Errigo, invece, elimina una dopo l’altra la cinese Peilin Wu per 15-4, la giapponese Shiho Nishioka per 15-8, la russa Svetlana Tripapina per 15-6 e la francese Astrid Guyart per 15-5.
Per Alice Volpi è l’esordio assoluto, con grande risultato, nella massima competizione iridata, così come positivo è l’esordio della terza azzurra, Camilla Mancini, fermata ai quarti di finale dalla stessa mattatrice russa. Prematura, infine, l’uscita di Martina Batini, piegata dall’atleta di Hong Kong Areta Lee ai sedicesimi di finale.
Minori soddisfazioni arrivano dalla sciabola maschile, altra specialità posta in calendario nella stessa giornata. Il migliore degli azzurri è Luca Curatoli, che dopo aver avuto la meglio nei primi turni contro il thailandese Soravit Kitsibriboon, il tedesco Benedikt Wagner e il compagno di nazionale Luigi Samele, viene stoppato ai quarti di finale dal sudcoreano Bongil Gu col punteggio di 15-11, dovendosi così accontentare del quinto posto complessivo.
Se il già citato Gigi Samele ha la peggio nel derby contro il campano, si fermano anzitempo le corse di Aldo Montano ed Enrico Berré: il livornese esce sconfitto dal match contro il tedesco Matyas Szabo, mentre Berré perde contro l’iraniano Ali Pakdaman.
A vincere la medaglia d’oro è il ventiquattrenne ungherese Szatmari, che ha la meglio del più esperto sudcoreano Gu per 15-11. Bronzi per il russo Ibragimov e il francese Anstett.