Mondiali pallanuoto 2017: a Budapest il Settebello si ripete contro l’Australia e vincendo 8-4 si guadagna la finalina per il 5° posto contro il Montenegro.
Dopo l’amara eliminazione ai quarti contro la Croazia, i ragazzi di Campagna tornano in corsa almeno per centrare la prima piazza d’onore a ridosso della Top 4: gli azzurri assolvono il compitino, piegando per la seconda volta in questo Mondiale l’Australia dopo il successo “inutile” ai fini della classifica nel girone. La settimana scorsa fu 13-5; stavolta va bene un più ristretto 8-4, che proietta il Settebello alla finalina per il 5° posto contro l’ostico Montenegro (9-8 alla Russia).
Gli azzurri comunque hanno dovuto sudarsela. Tutta colpa di un approccio molle, griffato dalle marcature oceaniche di Hollis e Gilchrist (con Volarevic in porta non impeccabilissimo) con cui l’Australia scappava sul 2-0 prima che Niccolò Gitto e Christian Presciutti non riannodassero lo strappo. Dopo i primi 8’ l’Italia era avanti 4-2, grazie alle reti di Bodegas e di capitan Figlioli.
Secondo quarto che terminava col parziale di 2-2: Hollis e Kayes per gli Aussies, Di Fulvio e Figlioli su rigore; Volarevic volava letteralmente, a 40 anni suonati, a togliere dalla porta almeno un paio di occasioni australiane. Insomma, l’Italia se la sudava.
Nel terzo Campagna decideva per l’avvicendamento in porta: fuori un buon Volarevic, dentro il capitano di mille battaglie Stefano Tempesti. L’Airone di Prato ci metteva le manone sventando almeno sei occasioni provvidenziali per i nostri avversari. Incredibilmente nessun gol nel parziale e risultato ancora stampato sul pericoloso 6-4.
A sbloccare definitivamente la gara ci pensavano nel finale bomber Aicardi e Francesco Di Fulvio a 1’35”. Australia troppo sciupona con una doppia superiorità e che usciva mestamente dalla vasca a riporre le calottine in valigia. Per i colossi del Settebello invece c’è ora l’ultima battaglia iridata da affrontare contro il ritrovato Montenegro di Vladimir Gojkovic, pur sempre argento europeo. Il bilancio nell’ultimo anno e mezzo è in perfetta parità: 10-7 balcanico nei quarti degli Europei di Belgrado 2016; 6-5 azzurro nella finale per il bronzo a Rio 2016. Chi la spunterà stavolta?