I Campionati Mondiali di atletica leggera Londra 2017 salutano il re dei re: Usain Bolt corre per l’ultima volta i suoi amati 100 metri, ma è costretto ad arrendersi allo statunitense Justin Gatlin, che a 35 anni si laurea campione del mondo zittendo il pubblico fortemente avverso.
Gioca, scherza come al suo solito negli istanti che precedono la gara, ma è un commiato amaro quello di Usain Bolt. Aveva dichiarato di voler lasciare da vincitore, ma il responso della pista è un altro: Justin Gatlin, il vecchietto del gruppo, ferma il cronometro sui 9.92, ritornando sul gradino più alto del podio dodici anni dopo Helsinki 2005. Non è amato dagli spettatori britannici per il suo passato a tratti fosco per vicende di doping, ma l’atleta a stelle e strisce risponde sul campo e al termine di 100 metri conclusi senza tempi eccelsi si dimostra il più veloce.
Ancora Stati Uniti al secondo posto con Chris Coleman (il migliore delle semifinali) con 9.94, soltanto terzo Bolt con 9.95. Ma è lui il vero vincitore: il pubblico lo acclama, ovunque è ovazione per colui che ancora a lungo rimarrà l’uomo più veloce della storia.
Le altre finali. Doppietta Etiopia nei 10000 donne: Almaz Ayana si impone con il grandissimo tempo di 30.16.32 facendo praticamente gara a sé (doppiate tante atlete). Secondo posto per la connazionale Tirunesh Dibaba, che in 31.02.69 batte allo sprint la kenyana Agnes Jebet Tirop. Kenya anche ai piedi del podio, mentre la prima ed unica europea in top ten è l’olandese Susan Krumins, quinta.
Il Sudafrica conquista due medaglie nel salto in lungo maschile: oro a Luvo Manyonga, primo con l’ottima misura di 8.48 metri, bronzo a Rushwahl Samaai con 8.32. Nel mezzo c’è lo statunitense Jarrion Lawson, che si ferma a 8.44. Oro Lituania nel lancio del disco maschile: a vincere la gara è Andrius Gudzius con la misura di 69.21 metri al secondo tentativo, sufficiente per restare davanti allo svedese Daniel Stahl, appena due centimetri più dietro. Bronzo allo statunitense Mason Finley in 68.03.
Un solo sprazzo d’azzurro, ma di quelli che meritano l’applauso: Davide Re, unico italiano impegnato in giornata, si comporta in modo egregio nelle qualificazioni dei 400 metri. Inserito in una batteria davvero impegnativa, si piazza addirittura al secondo posto alle spalle del favoritissimo Wayde Van Niekerk, strappando un insperato posto per la semifinale.