La cronometro a squadre di Nimes vinta dal Bmc Racing Team – Rohan Dennis prima maglia rossa – ha aperto i giochi della Vuelta a Espana 2017, ora è il momento della seconda tappa, la prima in linea: è la Nîmes / Gruissan. Grand Narbonne. Aude, 203.4 km interamente in territorio francese.
Dalla città teatro della giornata inaugurale, situata nella regione della Occitania, si riparte fino a Gruissan, piccolo comune di cinquemila abitanti del dipartimento dell’Aude, nella regione della Linguadoca-Rossiglione. Si attraversa la costa del mar Mediterraneo, sponda francese, per avvicinarsi alla Spagna, dove la carovana arriverà i giorni successivi.
Il profilo altimetrico è praticamente piatto, ed è una grande novità per la corsa a tappe spagnola, che ci ha solitamente abituati a piazzare qua e là qualche dentello anche in giornate interlocutorie. Invece stavolta neppure un Gran Premio della Montagna lungo una delle tre frazioni che supereranno i 200 km: l’ampia distanza, unita al vento che lungo la costa può farsi sentire, costituiscono le uniche vere insidie di giornata.
Ma dovrebbe essere volata, alla fine: attenzione a una semicurva piazzata a duecento metri all’arrivo che potrebbe rivelarsi fatale per i (pochi) sprinter presenti in gruppo ed incoraggiare, altresì, qualche coraggioso finisseur. Se così non sarà, saranno i velocisti a giocarsi il successo. Chi in gara? Pochi: l’Italia fa affidamento su Sacha Modolo (UAE Team Emirates) che in un contesto del genere può davvero ben figurare e portarsi a casa un bel successo, senza dimenticare Matteo Trentin (Quick Step Floors), sulla carta maggiormente adatto per finali più impegnativi.
In campo straniero c’è certamente John Degenkolb (Trek-Segafredo), oltre a Magnus Cort Nielsen (Orica-Scott), Jose Rojas (Movistar), Jens Debusschere (Lotto Soudal), Maxim Belkov (Katusha-Alpecin), Juan Jose Lobato (LottoNL-Jumbo) e Adam Blythe (Aqua Blue Sport).
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