Se è vero che l’appetito vien mangiando, è altrettanto vero che è giusto deliziare il palato un po’ alla volta. Perciò, dopo le prime montagne, quelle di Andorra, la quarta tappa della Vuelta a Espana 2017 si presenta assai più morbida e dovrebbe, almeno sulla carta, strizzare l’occhio ai velocisti in gara.
Si va da Escaldes-Engordany a Tarragona. Anella Mediterránea 2018: 198.2 km per condurre i corridori dall’entroterra nel nord del Paese fino alla località sita sulla costa mediterranea, dove è posto il traguardo. Poco da segnalare dal punto di vista altimetrico, se non un unico Gran Premio della Montagna di 3^ categoria, l’Alto de Belltall comunque lungo i suoi bei 13 km, sebbene la pendenza media sia molto bassa (2.8%).
Un lungo falsopiano, in pratica, la cui cima è a settanta chilometri alla conclusione. Lo sprint intermedio di Valls l’unico altro ostacolo prima dell’arrivo, in cui le ruote veloci si contenderanno il bottino di giornata. Attenzione, però, il pericolo è dietro l’angolo proprio agli ultimi mille metri: una curva pericolosa a sinistra ai meno cinquecento metri e poi una svolta a destra ai meno trecento costituiranno reali insidie non soltanto per gli sprinter, bensì per l’intero gruppo che dovrà stare molto attento se vorrà evitare cadute o inconvenienti incresciosi.
I nostri Matteo Trentin (Quick Step Floors) e Sacha Modolo (UAE Team Emirates) proveranno a vincere, ma dovranno vedersela, tra gli altri, con Adam Blythe (Aqua Blue Sport) e John Degenkolb (Trek-Segafredo).
Si riparte con il favorito numero uno Chris Froome (Team Sky) già in maglia gialla dopo la scoppiettante tappa di Andorra vinta da Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) con una grande sparata nel finale. Profili tecnici: altimetria, dettaglio ultimi chilometri, planimetria. Clicca qui per tutte le classifiche aggiornate.
Km 132.0 – Alto de Belltall 13 km al 2.8% – categoria 3