È tempo delle celebrazioni alla Vuelta a Espana 2017: la tappa numero 21 dell’ultimo Grand Tour dell’anno sancirà vincitori e vinti, trionfatori e sconfitti.
Sono due, su tutti, coloro a cui va rivolta una standing ovation al termine di questa durissima kermesse: Chris Froome (Team Sky), il vincitore della maglia rossa, capace di centrare la doppietta con il Tour de France riuscita prima d’ora soltanto ai francesi Jacques Anquetil e Bernard Hinault; Alberto Contador (Trek-Segafredo), che ammaina la bandiera dopo anni di onorata carriera e dopo l’ultima straordinaria impresa, quella dell’Angliru, la salita per eccellenza di Spagna.
Nel segno di costoro e di tutti quegli atleti che hanno portato a compimento questa fatica si corre la passerella da Arroyomolinos alla capitale Madrid: 117.6 km senza alcuna difficoltà altimetrica, con un unico traguardo volante all’entrata della metropoli iberica prima del gran finale. Poco da aggiungere relativamente al tracciato e alle emozioni che esso può dare. Sarà quasi certamente volata, l’ultima occasione per gli sprinter di alzare le braccia al cielo.
E c’è un nome su tutti da fare: quello dell’italiano Matteo Trentin (Quick Step Floors), già capace di imporsi in tre tappe e alla ricerca del poker. Proveranno a sfidarlo i vari Juan Jose Lobato (LottoNL-Jumbo), Adam Blythe (Aqua Blue Sport) e l’altro italiano Sacha Modolo (UAE Team Emirates). C’è infine un altro nostro connazionale che sicuramente salirà sul podio finale: si tratta di Davide Villella (Cannondale-Drapac), il vincitore della maglia a pois blu come miglior scalatore.
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