Il Community Shield 2017 va in archivio con l’ennesimo trionfo dei Gunners, che a Wembley si prendono il primo trofeo inglese. Conte non è da Coppa.
Partita combattutissima, equilibrata e sempre sul filo del rasoio, con la squadra di Wenger a menare spesso le danze e a condurre nel conteggio delle occasioni create e quella di Conte che risponde a dovere sfruttando le armi della grinta e del contropiede.
I Blues del tecnico italiano hanno di che recriminare: dopo aver poco impensierito il grande ex Petr Cech nel primo tempo, avevano trovato il gol del vantaggio dopo manco un minuto nella ripresa, con Victor Moses capace di spuntare da sotto terra come un serpente e ferire la difesa dell’Arsenal ancora piazzata dopo un corner e un campanile alto; invece, a un quarto d’ora dalla fine, il gol dell’ultimo arrivato in casa Gunners Sead Kolasinac ha mandato tutto alla lotteria dei calci di rigore.
IL DISCORSO SUI NUOVI. Già, il discorso sui nuovi: da una parte il terzino bosniaco ex Schalke, subentrato al 33’ al posto di Mertesacker, ha bagnato col gol, quindi come meglio non avrebbe potuto, l’approdo nella Londra biancorossa. È lui, l’uomo del destino in casa-Gunners, in una giornata che ha visto all’opera anche l’altra new entry Lacazette: ottime, le premesse mostrate dal francese ex Lione.
Debutto tutt’altro che fortunato dall’altra parte per Alvaro Morata: l’ex Juventus e Real ha prima sfiorato il gol ammazza partita al 91’, poi ha fallito tirando fuori il suo calcio di rigore, prima che col portiere compagno Courtois – fino a quel momento miglior in campo – sbagliasse il suo. I rigori infatti si sono svolti con la formula ABBA: ecco dunque che a Giroud non è parso vero battere il rigore decisivo, che è valso il primo trofeo stagionale ai Gunners.
TUTTI I NUMERI PER L’ARSENE-L. È stato, questo Community Shield 2017, il 15° trofeo vinto dall’Arsenal nella sua storia. Una competizione nel cui spot potrebbe tranquillamente girare la faccia di Arsene Wenger, visto che per lui è la 7ª Supercoppa d’Inghilterra messa in bacheca.
L’alsaziano continua comunque a confermarsi il gran papà dell’Arsenal: con quello di ieri è arrivato anche il 17° trofeo personale alla guida dei Gunners (detto delle 7 Supercoppe, da registrare anche 7 FA Cup e 3 Premier League).
CONTE, QUELLA COPPA STREGATA. Per Antonio Conte invece il discorso è diverso: dopo la finale di FA Cup persa lo scorso maggio nello stesso scenario e contro lo stesso avversario, anche il Community Shield si è dimostrato indigesto per il tecnico italiano.
Che ora ha già intenzione di cambiare immediatamente rotta: fra qualche giorno inizia la Premier, e i suoi Blues hanno un titolo da difendere.