Conferme ad alti livelli, vittorie e flop clamorosi e buone indicazioni da alcuni italiani nella quinta giornata dei Campionati Mondiali atletica leggera 2017. Ecco il resoconto odierno dallo Stadio Olimpico di Londra: ancora una volta la protagonista è la pioggia e per questo motivo i tempi e misure non sono sempre quelli attesi.
Sorpresona ai 400 ostacoli uomini: a spuntarla è incredibilmente il giovane norvegese Karsten Warholm, che si laurea campione iridato in 48.35 facendo meglio dei grandi della specialità, a partire dal turco Yasmani Copello, che non riesce a completare la rimonta dall’esterno, e lo statunitense Kerron Clement.
Sembra tutto facile nei 400 metri donne per Shaune Miller-Uibo, ma la bahamense, lanciata verso l’oro, deve fare i conti con un improvviso problema muscolare negli ultimi venti metri e termina al quarto posto, preceduta dalla statunitense Phillys Francis (oro in 49.92), dalla giovanissima atleta del Bahrain Salwa Eid Naser, argento, dall’altra statunitense Allyson Felix, bronzo. Lijiao Gong è la nuova campionessa mondiale del getto del peso: la cinese scaglia l’attrezzo a 19.86 metri e conquista la medaglia d’oro davanti all’ungherese Anita Marton e alla statunitense Michelle Carter.
Esce a testa altissima Filippo Tortu nelle semifinali dei 200 metri: in condizioni atmosferiche proibitive l’azzurro arriva quinto nella sua batteria, chiudendo davanti a pezzi grossi come il sudafricano Simbine. È per questo motivo che, nonostante il 20.62, è ben soddisfatto il brianzolo di origini sarde, il grande futuro dell’atletica italiana.
Torna in gara anche Isaac Makwaka, il botswano messo in quarantena per un virus gastrointestinale e costretto a saltare la finale dei 400 e le batterie dei 200. In quest’ultima prova, però, viene riammesso alla IAAF a disputare in solitaria il suo turno: pratica sbrigata con un facile 20.20 e poi pass ottenuto per la finale. Soffre terribilmente, e passa solo grazie ai tempi di ripescaggio, il favorito della vigilia Wayde Van Niekerk, già vincitore dei 400.
Un po’ di sfortuna inizialmente, poi un pizzico di buona sorte per Marco Lingua: il martellista azzurro comincia con buone misure, ma non riesce a centrare i 75.50 richiesti, soprattutto a causa della pioggia che lo fa scivolare sulla pedana dopo un ottimo lancio. Eppure i 74.40 valgono per la dodicesima misura, l’ultima utile per essere all’ultimo atto. Nulla da fare per Simone Falloni.
Disastrosa la gara di Laura Strati nel salto in lungo: l’azzurra ha saltato in stagione la misura richiesta di 6.50, ma stavolta non va oltre un bruttissimo 6.21 e lascia mestamente. Stessa sorte, ma in questo caso con assai meno speranze, per la giovane Francesca Bertoni nei 3000 siepi.