Coppa Italia, passano il 4° turno le 2 squadre rimaste di Serie A: il Genoa supera 2-1 ai supplementari il Cesena; 3-1 dell’Hellas sull’Avellino.
GENOA-CESENA 2-1. Il Genoa deve ricorrere ai supplementari per sbarazzarsi dell’ostico Cesena, sceso a Marassi non in gita di piacere: alla fine il Grifone di Juric piega 2-1 la squadra di Camplone.
Ritmi subito alti, i primi a provarci sono Ninkovic e Gliozzi, poi al 12’ Simeone battezza il palo con un destro a giro dal limite. I bianconeri romagnoli però non restano a guardare e scaldano i guantoni a Perin, che deve respingere su Eguelfi; dall’altra parte Fulignati fa altrettanto su Pandev.
Il primo gol del pomeriggio però lo trova il Cesena: al 36’ calcio di rigore per atterramento di Gliozzi da parte di Rosi, dal dischetto l’ex Sassuolo Laribi fa 0-1 con Juric che non la prende bene.
Al 5’ della ripresa arriva il pareggio dei padroni di casa: a firmarlo è lo stesso Giovanni Simeone, di cui si chiacchiera tanto nelle ultime ore per voci insistenti di mercato che lo vorrebbero alla Fiorentina; l’argentino figlio d’arte mette dentro di destro, trovando pure la deviazione di un difensore cesenate. Poco dopo lo stesso Simeone sfiora la traversa. Fulignati da lì alla fine del match si veste da eroe, respingendo i tentativi di Veloso e ancora di Simeone. Al fischio finale si rimane inchiodati sull’1-1.
A quel punto servono i supplementari: al 5’ Laxalt trova il gol decisivo sotto porta a conclusione di un’azione corale. Il Cesena ci prova con la forza della disperazione, ma il Genoa regge e avanza: ora sfida al Crotone.
VERONA-AVELLINO 3-1. Nel segno dell’ex: nella vittoria dell’Hellas Verona al Bentegodi contro l’Avellino c’è tutto lo zampino di Daniele Verde, neo gialloblù e con un passato di un anno fra i Lupi irpini. Sua la doppietta che stende gli ex compagni; per questo nel rispetto loro e dei tifosi l’attaccante non esulta.
Uno-due micidiale, quello messo a segno dall’esterno ex Roma e Frosinone: al 34’ sinistro potentissimo; al 38’ finalizzazione su ottimo contropiede dopo un corner mal gestito dall’Avellino.
Nella ripresa la squadra di Novellino trova il gol della speranza col solito Gigi Castaldo al 49’ e acquista in fiducia, col portiere Nicolas costretto agli straordinari in ben più di un’occasione.
La squadra di Pecchia soffre maledettamente ma in minuto fra l’86’ e l’87’ risolve la pratica: gli irpini sciupano clamorosamente con Asencio il pallone del 2-2 – salvataggio miracoloso di Caceres; sul ribaltamento di fronte Zuculini di testa chiude i giochi. Ora per l’Hellas c’è l’attesissimo derby contro il Chievo Verona.