Sono affidate a Vincenzo Nibali e Fabio Aru le speranze azzurre alla Vuelta a Espana 2017. I due arrivano all’appuntamento iberico dopo aver affrontato un percorso decisamente diverso, ma sono entrambi pronti a dare battaglia per provare a vestirsi nuovamente di rosso.
Dopo il terzo posto al Giro d’Italia, lo Squalo ha recuperato le energie, ha affrontato due settimane fa il Giro di Polonia ed è ora disposto a dare tutto nel corso delle tre settimane in terra iberica. Al suo fianco, lo staff tecnico della Bahrain-Merida ha scelto la miglior formazione possibile. Sono ben sei gli italiani sui nove atleti in totale: accanto al capitano troveranno spazio suo fratello Antonio, gli esperti Franco Pellizotti e Giovanni Visconti (i migliori in suo supporto al Giro 100), il fido Valerio Agnoli e Manuele Boaro.
Alla folta pattuglia italiana si aggiungono gli spagnoli Javier Moreno (che proprio in Italia non ha potuto farsi valere perché squalificato dopo poche giornate a seguito della minirissa con Diego Rosa) e Ivan Cortina (al debutto in un Grand Tour) e lo sloveno Domen Novak, che proviene dal fuoristrada.
Chi sosterrà Fabio Aru in Astana? Se al Tour de France si era molto polemizzato sulla presunta componente anti-italiana all’interno del team di Alexander Vinokourov, stavolta il grande capo kazako ha scelto di non schierare altri azzurri al fianco del leader sardo. Con lui ci sarà un co-capitano, pronto a trasformarsi in gregario se necessario: si tratta del colombiano Miguel Angel Lopez, grande promessa del ciclismo mondiale (ha soli 23 anni e vanta già un Giro di Svizzera e una Milano-Torino) ma che finora è stato limitato da diversi infortuni di cui è stato vittima.
A completare il roster, gli spagnoli Pello Bilbao e Luis Leon Sanchez (quest’ultimo non disdegnerà la caccia ad un successo parziale negli arrivi mossi), il russo Sergei Chernetckii, il belga Laurens De Vreese, il danese Jesper Hansen e i kazaki Alexey Lutsenko e Nikita Stalnov. Un solo italiano anche in ammiraglia (quella secondaria): si tratta di Bruno Cenghialta.