Che il talento non gli manca è cosa appurata, eppure mai prima d’ora erano stati capaci di arrivare fino in finale in un Masters 1000 (meno ancora in uno Slam): l’uno di età ne ha ancora venti ed avrà ancora molta strada davanti a sé, l’altro ha ventisei anni e tra un lampo e l’altro non ha mai dato continuità al suo bel tennis. Stiamo parlando di Nick Kyrgios e Grigor Dimitrov, che si giocheranno il Western & Southern Open di Cincinnati, ultimo grande appuntamento del cemento americano prima degli US Open.
Nick Kyrgios sarebbe da prendere a schiaffi per l’enorme talento che possiede e per i tanti fuori giri di cui si rende protagonista troppo spesso nel circuito: sarebbe un potenziale numero uno – probabilmente lo diventerà – ma deve fare i conti con quel caratteraccio che lo limita non poco. In Ohio sembra comunque aver trovato la strada giusta e così, dopo essere stato ad un passo dall’eliminazione agli ottavi per mano del gigante Ivo Karlovic, ecco il grande colpo, con la vittoria sul prossimo re del ranking atp Rafael Nadal.
Giunto in semifinale, si è sbarazzato in poco più di due ore, grazie a due tiebreak, di un giocatore solido, per quanto in fase calante, come David Ferrer. Primo parziale senza alcun break e deciso nel game finale dall’australiano per sette a tre, mentre nel secondo la partita è stata più avvincente ed entrambi hanno dovuto fare i conti con la perdita del servizio, ma a prevalere è stato ancora una volta il ragazzo di origini elleniche.
Due tie break decisivi anche nell’altra semifinale, quella tra il bulgaro Grigor Dimitrov e lo statunitense John Isner. Anche in questo caso oltre due ore di gioco, in cui l’atleta di casa ha provato a mettere pressione al suo avversario puntando sulla sua arma migliore, il servizio. Ma anche in questo caso il giocatore europeo ha saputo uscirne fuori, avendo la meglio per 12-10 nel tiebreak del secondo parziale.