Nella prima del Torneo dell’Acropoli Italbasket lancia più di qualche segnale incoraggiante: dimenticate le figuracce di Tolosa, nonostante il 65-73 Serbia.
Quello che contava per il cittì Messina era ottenere dai suoi una prestazione di reazione e temperamento dopo gli sconquassi nelle ultime due uscite del torneo francese. Il commissario tecnico può ritenersi soddisfatto: gli azzurri hanno giocato una buona gara, con la giusta cattiveria e l’opportuna concentrazione. Poco importa la sconfitta contro la Serbia di Sasha Djordjevic: i nostri portacolori, se sanno, sanno giocare anche loro un eccellente basket.
Lo dimostra già l’approccio: all’iniziale break serbo di cinque punti Italbasket risponde con un contro parziale di 7-0 sotto i colpi di Belinelli e Datome. I segnali incoraggianti ci sono già nella difesa, soprattutto nella fase dei recuperi perché sotto canestro, con il gigante di 222 cm dei Denver Nuggets Boban Marjanovic gli azzurri vanno spesso a sbattere, rimediando 5 falli contro di lui che gli consentono di incrementare il bottino punti fino a 12.
Italbasket però ci mette la giusta grinta nello sporcare e/o intercettare più palloni possibili della nazionale serba; la scelta tattica funziona specie quando si lavora in ripartenza con gli azzurri che all’intervallo lungo arrivano appena sotto (38-40), dimostrando che senza banalità si può giocare alla pari con chiunque.
Nella ripresa gli azzurri cambiano registro con un approccio ancor più aggressivo: tanti rimbalzi presi in difesa, in attacco Datome, Belinelli e Hackett suonano la carica con tre scariche dall’arco (49-42). Djordjevic rispedisce sul parquet Marjanovic e il gap viene presto ricucito, con la tripla di Aradori che ci tiene a contatto sul pari-54. Il finale di quarto è però di marca serba e in modo particolare di Bogdan Bogdanovic: la neoguardia di Sacramento scava il parzialone che a inizio quarto quarto recita 56-64.
L’Italia prova a resistere con i palloni giocati da Datome e Belinelli e la tripla di Filloy, 63-69. Poi comincia ad affiorare qualche errore di troppo dai tiri da lontano, con Melli e gli stessi Beli e ala di Fenerbahce che steccano. Poco male però: a 31” dalla fine Messina spedisce in campo le seconde linee, segno che nonostante la sconfitta in casa – Italbasket il bicchiere è di nuovo mezzo pieno.