Sorteggi Champions svolti a Nyon: urna severa per i giallorossi, pescati con Chelsea e Atletico. Alla Juve tocca il Barça con lo Sporting. Napoli opposto a City e Shakhtar.
Vedendo il bicchiere delle italiane dopo i sorteggi vien da dire che poteva andare decisamente meglio: se l’urna ha pescato per Juventus e Napoli gironi di media difficoltà, quello della Roma è a dir poco proibitivo. Andiamo a scoprirli uno per uno.
JUVENTUS CON BARCELLONA, SPORTING E… I campioni d’Italia e vicecampioni d’Europa in carica sono stati pescati, da Francesco Totti – testimonial del pomeriggio, nel girone D insieme a Barcellona, Olympiacos e Sporting Lisbona.
Certo, il Barça ammirato negli ultimi tempi è tutto tranne che una squadra indistruttibile: alla ricerca della giusta quadra dopo il congedo di Luis Enrique e l’arrivo di Valverde, i blaugrana sono come rimasti disorientati dal clamoroso addio di Neymar. Messi, Iniesta & co. restano però fra le grandi d’Europa, se non altro per il blasone e per la voglia matta di vendicare la lezione bianconera dei quarti dell’anno scorso.
Più abbordabili, ma da non sottovalutare, i rischi rappresentati dall’Olympiakos (dominatore pressoché incontrastato del campionato greco) e dallo Sporting Lisbona degli “ex italiani” Doumbia e Bruno Fernandes e dei vari Coentrao, Acuña e Dost.
NAPOLI: SORTEGGIO PIÙ SOFT: COL CITY IL VERO DUELLO. Al Napoli è andato leggermente meglio: per gli azzurri di Sarri il vero ostacolo del gruppo F potrebbe essere rappresentato dal Manchester City di Guardiola.
Reduci da una Premier League assai deludente e da un mercato contrariamente decisamente faraonico i Citizens hanno tappato alcune falle in alcune posizioni (Walker, Mendy, Danilo e l’innesto di Bernardo Silva in avanti) ma dovranno levarsi di dosso la patente di eterna incompiuta del calcio europeo. Per questo il catalano Pep è atteso dall’anno della verità: per lui e per la Manchester in blue sky.
Le altre due avversarie si chiamano Shakhtar Donetsk e Feyenoord: gli ucraini rappresentano un’insidia solo per via della distanza (trasferta da giocare nell’Est Europa, ma non nel Donbass per via della guerra civile ucraina); gli olandesi non rappresentano certo una minaccia.
ROMA, MAMMA MIA QUANT’È DURA; NON È TOTTI A POSTO. Ironia della sorte, ad abbinare la Roma al suo girone c’era Francesco Totti: l’ex bandiera e ora dirigente giallorosso ha estratto dall’urna uno dei gironi peggiori dell’intera Champions League. Chelsea e Atletico non sono proprio una compagnia da merende; per fortuna c’è il Qarabag pescato per ultimo che asciuga un po’ i sudori freddi, ma a Roma in tanti avranno pensato: “Capita’, ma che combini?”. Occhio comunque: i Cavalieri dell’Azerbaigian sono alla loro prima storica Champions e carichi di entusiasmo potrebbero combinare qualcosa di grosso (ko di Bayern col Rostov l’anno scorso docet).
In primis c’è il Conte di Antonio Conte: campione d’Inghilterra e con una forza completamente ritrovata, la squadra di casa a Stamford Bridge si candida per un percorso da prima donna anche in Champions. Incrocio interessante per Antonio Rüdiger, che sarà davanti ai suoi compagni dopo l’addio estivo.
In secundis c’è l’Atletico Madrid: con la Juventus è la squadra più scottata del lotto, viste le 2 finale perse in 4 anni e sempre al cospetto del Real. Grinta, anzi garra da vendere per i colchoneros: certo, il blocco del mercato ha impedito al Cholo Simeone di acquistare qualcuno, eppure Griezmann & soci sono un insieme di giocatori di tutto rispetto, che al nuovo Wanda Metropolitano proverà a ripetere le recenti imprese del Vicente Calderon. Altro particolare: Simeone ha giocato tanti derby a Roma sponda Lazio. Aria di derby? Molto di più.