Tempi duri per la Cannondale-Drapac: la formazione WorldTour statunitense, alla disperata quanto vana ricerca di un main sponsor che possa prendere il posto di quelli attuali, si è trovata costretta a dare ai corridori il via libera di cercare altre sistemazioni.
Che i due attuali partner commerciali riducessero il loro impegno era ormai risaputo da mesi e altri marchi avevano assicurato il loro apporto per permettere la prosecuzione del progetto guidato dal team manager Jonathan Vaughters. Tra questi Oath, colosso americano che già appare sulle divise ufficiali. Era imminente l’annuncio di un nuovo colosso pronto ad investire le proprie risorse nel ciclismo, ma un improvviso dietrofront degli ultimi giorni ha spiazzato la dirigenza a stelle e strisce.
Così ecco arrivare un amaro comunicato in cui si dà, in pratica, il rompete le righe: i corridori attualmente sotto contratto sono liberi di cercare altre sistemazioni per tutelare se stessi e il loro futuro. Eravamo abituati a vedere una Cannondale attiva sul mercato in maniera assai più lenta rispetto alle altre compagini e così non ci siamo stupiti di vedere ancora vuota la casella degli acquisti per la prossima stagione. Ora è venuto alla luce il motivo e non sarà facile porre riparo ad una tale situazione.
La dirigenza giudica grave ma non ancora compromessa la vicenda in quanto tutti i marchi attuali (Cannondale, Drapac, Oath e Poc) hanno garantito il loro impegno assunto, ma tutto ciò non basta: se non dovessero esserci novità positive, la squadra potrebbe davvero chiudere i battenti oppure ripartire da una categoria inferiore.
Tra i corridori sotto contratto risultano esserci nomi eccellenti come Rigoberto Uran, Andrew Talansky, Sep Vanmarcke, Pierre Rolland e Taylor Phinney: hanno ricevuto via mail, assieme ai loro compagni, la comunicazione relativa allo stato attuale del team e dovranno rimboccarsi le maniche per entrare nell’interesse di altre squadre.