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US Open 2017: Fognini delude; esplodono Travaglia, Fabbiano e Lorenzi

Gli outsider italiani esplodono agli US Open 2017: se il numero uno degli azzurri, Fabio Fognini, lascia inaspettatamente e anzitempo il torneo, vanno avanti contro pronostico Stefano Travaglia, Thomas Fabbiano e Paolo Lorenzi.

Sorprese tricolori all’ultimo Slam stagionale, di scena sul cemento di New York. Gli occhi dei tifosi italiani erano principalmente puntati sul derby tra Fabio Fognini e Stefano Travaglia. Doveva essere poco più che una formalità per il ligure sbarazzarsi di colui che non ha mai vinto un match Slam, e invece Fognini fa il Fognini, vale a dire si concede quelle inspiegabili pause mentali dal campo che vengono trasformate in ghiotta occasione da parte del meno quotato avversario.

Il venticinquenne marchigiano, numero 144 atp, ha la meglio per 64 76(8) 36 60  in due ore e mezza di gioco. Poco costante sul campo, il tennista di Arma di Taggia dà il meglio di sé quando il giudice di sedia fischia un punto in favore dell’avversario, mandando su tutte le furie il Fogna, il quale le rivolge epiteti ingiuriosi ed irrispettosi. Insomma, ancora una volta è il solito Fognini.

Molto bene Paolo Lorenzi, che dopo aver sconfitto al primo turno il portoghese Joao Sousa batte al secondo il lussemburghese Gilles Muller, l’artefice dell’eliminazione di Nadal a Wimbledon, per 67 (4) 63 76 (4) 63. Per quel terzo turno raggiunto anche lo scorso anno (quando fu fermato da Andy Murray) attende un altro connazionale, Thomas Fabbiano, mai arrivato così avanti un un Major: dopo l’affermazione sull’australiano australiano John-Patrick Smith, è arrivata quella contro un altro atleta aussie, Jordan Thompson, che aveva battuto all’esordio Jack Sock.

Di sicuro, tra Lorenzi e Fabbiano, un italiano volerà agli ottavi. Ottavi che non potranno essere raggiunti da Andreas Seppi, che  come da pronostico cede allo spagnolo Roberto Bautista Agut, sicuramente più in forma in questo periodo.

Tra i big, infine, la sorpresa più clamorosa è l’eliminazione di Alexander Zverev, il vincitore 2017 di Roma e Montréal, che cade contro il croato Borna Coric: ha un talento fuori dal comune, il tedesco, ma a venti anni paga ancora l’approccio ad un torneo Slam, da cui è stato sempre respinto.

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