Due terzi della Vuelta a Espana 2017 sono ormai alle spalle e da domani, scontato l’ultimo giorno di riposo, sarà tempo per l’ultima trafila di tappe che decreteranno la maglia rossa dell’edizione numero 72.
Il Grand Tour spagnolo ha avuto un unico incontrastato dominatore sinora: è Chris Froome, parso praticamente inattaccabile su tutti gli arrivi in quota. Non ha mai inferto il colpo letale, il britannico del Team Sky, ma ha saputo guadagnare secondi su secondi quasi al termine di ogni giornata, accumulando un vantaggio tale da permettergli di dormire sonni tranquilli.
Già, perché il minuto su Vincenzo Nibali e gli oltre due su tutti gli altri inseguitori, a partire da Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin) attualmente terzo, appaiono sufficienti per poter cominciare a gioire: è così perché gli avversari non sono mai riusciti ad impensierirlo, pur tentando spesso di scardinare le certezze sue e della sua formidabile squadra, e perché il percorso messo a punto da Aso prevede subito il suo piatto forte: la crono.
Già, è proprio con la cronometro individuale dal Circuito de Navarra a Logrono che comincia l’ultima tranche di tappe: 40 km che potrebbero essere letali per i rivali del Keniano bianco, capace di infliggere distacchi pesantissimi in questa specialità. E poi? Poi le salite non mancano, ma il gap che potrebbe palesarsi domani sera potrebbe risultare pressoché incolmabile (usiamo il condizionale perché lo sport, grazie a Dio, ci ha sempre regalato sorprese).
La frazione del mercoledì, Villadiego – Los Machucos, presenta 3.000 metri di dislivello e la salita finale di Categoria Especial; seguono due giornate caratterizzate dalle solite rampe corte e durissime in cui Nibali – citiamo lui perché il il secondo in classifica – non ha mai particolarmente brillato e potrebbe pagare ulteriormente dazio; infine la tappa regina del sabato, quella terminante sull’Alto de Angliru che, sì, potrebbe sconvolgere tutto, ma probabilmente solo per le posizioni successive alla prima.
Auguriamoci, ad ogni modo, che lo spettacolo non manchi. E poi vinca il migliore.
Qui la presentazione della tappa numero 15, qui tutte le classifiche aggiornate.