La parte alta ci regalerà le più grandi emozioni, con i favoritissimi pronti a scontrarsi l’uno contro l’altro, la parte bassa del tabellone degli US Open 2017, invece, vedrà protagonisti due autentici outsider: si tratta di Pablo Carreno Busta e Kevin Anderson.
Assenti Novak Djokovic, Stan Wawrinka, Kei Nishikori e Andy Murray (lo scozzese ha appena annunciato di aver posto termine alla sua stagione, dando l’arrivederci all’anno prossimo) e fuori anzitempo Marin Cilic, era chiaro che da uno dei due spicchi del main draw uscissero fuori nomi inattesi alla vigilia.
Il primo di questi è Pablo Carrebo Busta. La Spagna potrà contare d’ora in poi non più solo su Rafael Nadal, bensì anche su questo ventiseienne ragazzo di Gijon, che elimina il piccolo (con i suoi 170 cm è il più basso tra i partecipanti) argentino Diego Schwartzman e si guadagna un posto tra i primi quattro dell’ultimo Slam della stagione. “Sensazione incredibile, un sogno che avrei mai creduto di poter realizzare”, le prime parole rilasciate dal vincitore al termine della sfida che lo proietta nel gotha del tennis mondiale.
Sarà una primissima semifinale Major anche per Kevin Anderson, che diventa il primo sudafricano a raggiungere tale traguardo dal 2003 (Wayne Ferreira), mentre bisogna risalire al lontano 1965 per vedere lo stesso risultato sul cemento della Grande Mela. Dopo aver eliminato l’italiano Paolo Lorenzi, Anderson pone fine al sogno dell’idolo di casa Sam Querrey, che per un attimo aveva cullato la speranza di potersi issare davvero lontano.
Ora i due restanti quarti di finale, senza dubbio i più attesi. Da una parte la testa di serie numero uno Rafael Nadal contro il belga David Goffin, dall’altra Roger Federer contro il redivivo Juan Martin Del Potro. Ci sarà da divertirsi, specie in questo secondo match che ci riporta indietro alla finale giocata proprio a Flushing Meadows nel 2009.