Il campione e l’outsider: si giocherà tra Rafael Nadal e Kevin Anderson la finale degli US Open 2017, l’ultimo Slam della stagione che si sta disputando sul cemento di Flushing Meadows. Un Artur Ashee sicuramente stracolmo in ogni ordine di posto si prepara ad assistere ad un ultimo atto inedito, contro il numero uno al mondo e un giocatore che, approfittando degli spazi lasciati aperti in tabellone dalle defezioni di lusso, è riuscito a ritagliarsi il suo personale momento di gloria e domenica 10 settembre tenterà quel colpaccio sorprendente.
Nadal ha superato nella rispettiva semifinale un ritrovato Juan Martin Del Potro: dopo la grande rimonta agli ottavi su Dominic Thiem e il grandioso successo ai quarti contro re Roger Federer, l’argentino si è dovuto inchinare al mancino di Manacor, che ha portato a casa l’incontro imponendosi in quattro set con il punteggio di 46 60 63 62 in due ore e mezza di gioco. Ha fatto quel che ha potuto, il gigante di Tandil, ma contro il maiorchino in stato di grazia, che si è assicurato la permanenza in vetta al ranking atp e allo stesso tempo sta andando a caccia del suo sedicesimo Slam, c’è stato poco da fare.
Inedita, ma non meno affascinante, la sfida che ha visto opposti Kevin Anderson e Pablo Carreno Busta: avrebbe potuto essere una finale tutta spagnola, ma il ventiseienne iberico si è fermato sotto i colpi del ragazzone sudafricano, vincitore per 46 75 63 64 in quasi tre ore di gioco. Cinquantadue anni dopo l’ultima volta, il Sudafrica torna in finale agli US Open: era il 1965 quando Cliff Drysdale si arrese all’ultimo atto a Manolo Santana sull’erba di Forrest Hills.
Prima finale Major per Anderson, ventitreesima per Rafa: non resta che attendere ancora poche ore per incoronare il trionfatore di New York.