Non c’era modo migliore per debuttare nella vera Europa League e cancellare l’onta del 4-1 laziale di domenica: con l’1-5 del Prater il Milan s’è rimesso in sesto.
CHE SIA IL 3-5-2 IL MODULO GIUSTO? PER CALHA SÌ. Dopo il disastro dell’Olimpico Montella ha ottenuto dai suoi le giuste risposte. La migliore forse l’ha fornita il modulo: dal selvaggio e spregiudicato 4-3-3 l’Aeroplanino ha virato verso un 3-5-2 più confacente alla rosa che ha a disposizione.
Il risultato è stato confortante: a parte i pochi rischi corsi in difesa, a centrocampo la densità ha fatto filtro e ha attivato spesso la manovra, infilando la molle difesa austriaca già in occasione della scorpacciata del primo tempo. La vera nota lieta della serata è stata l’ottima prova di Hakan Calhanoglu: il turco ha una versatilità tattica preziosissima per qualsiasi allenatore, visto che può giocare da interno di centrocampo, da mezzala, da trequartista e perfino da terza punta. Se a questo ci si aggiungono la visione di gioco e i piedi buoni forse il Milan ha davvero a disposizione un giocatore in grado di fare la differenza.
IN EUROPA IL MILAN È UNA VALANGA. Tenendo conto delle partite dei preliminari di Europa League con CSU Craiova e Skhendija i dati sul Milan sono alquanto incoraggianti: 15 gol fatti in 5 partite e appena uno, peraltro ininfluente, subito, proprio ieri dagli austriaci.
A dare entusiasmo ai rossoneri sono i dati sull’attacco: certo, gli avversari sono stati finora di modesta caratura, ma per una squadra nuova di zecca e appena tornata in Europa i gol sono la migliore benzina da mettere nel motore della fiducia e dell’autostima.
DOPO PATRICK, È ESPLOSO ANDRÈ? Con la tripletta di ieri che gli ha concesso l’onore delle prime pagine dei giornali sportivi, forse André Silva è definitivamente esploso. Al momento infatti l’attaccante portoghese ex Porto è il miglior marcatore milanista con 5 marcature, tutte multiple e fra l’altro tutte in Europa (prima dell’hat-trick di ieri anche la doppietta in casa allo Skhendija). Il rapporto gol/minuti giocati è nettamente migliorato: una rete ogni 68’. Wow.
André Silva bomber di Coppa? Chissà. Certo che il killer istinct mostrato ieri lascia ben presagire e fornisce ottime indicazioni a Montella, che lì davanti ha abbondanza e potrebbe continuare le sue rotazioni in attacco per cercare la vera quadra del suo nuovo Milan: confidando nella vena di Cutrone e nel ritorno del vero Kalinic.