Inter a punteggio pieno dopo 4 giornate di Serie A: già l’anno scorso andò così ma l’andazzo poi fu un altro. Spalletti però può sorridere: i nerazzurri sono più squadra.
3 PUNTI, LA MIGLIORE MEDICINA POSSIBILE. Al netto di possibili confronti con l’Inter che, praticamente un anno fa, si prese una clamorosa vittoria in rimonta sulla Juventus a San Siro, la creatura interista che Spalletti sta modellando come creta fra le sue mani sta alzando i suoi livelli di autostima.
Certo, la vittoria di Crotone è stata più sofferta del solito e per una volta anche il bel gioco ha latitato. Ma trovarsi dopo 4 giornate in vetta alla classifica a punteggio pieno reca messaggi importanti a se stessi e poi agli altri: l’ Inter sa vincere anche senza giocar bene.
GAGLIA, DALBERT E JOAO FUORI FASE. Sono questi tre giocatori le note dolenti, se così vogliamo chiamarle, della vittoria dello Scida. In primis Gagliardini: l’ex mediano atalantino, migliore in campo con la Spal, ha completamente toppato recuperando pochissimi palloni e perdendone almeno una dozzina. Tanto che Spalletti a un certo punto è stato costretto a richiamarlo in panchina rimpiazzandolo con Vecino.
Non hanno fatto certo meglio Dalbert a sinistra (come D’Ambrosio a destra): i terzini dell’Inter corrono anche tanto ma al momento di costruire un buon cross vanificano tutto il lavoro. Un problema atavico per i nerazzurri, che Spalletti dovrà risolvere per dare alla sua squadra altre due frecce scagliabili. Infine Joao Mario: la sua occasionissima fallita sullo 0-0 pesa più del buon primo tempo e dell’assist per il 2-0 di Perisic; passo indietro pure per il lusitano.
HANDA E PERISIC LE CERTEZZE; SKRINIAR LA SCOMMESSA VINTA. Spalletti vede la sua Inter grazie soprattutto a tre interpreti. Dapprima Handanovic: il portiere sloveno è a dir poco miracoloso in almeno due occasioni top per il Crotone, che con Tonev e Rohden rimane con l’urlo del primo gol in campionato strozzato in gola. Handa si conferma numero uno di assoluto livello capace di salvare il risultato in ogni occasione. L’altra certezza è Ivan Perisic: a parte Roma, dove ha comunque fornito un assist, l’ala croato si sta confermando in grandissima forma visto che è andato a segno in 3 partite su 4. Icardi sarà pure imprescindibile, ma Ivan il Terribile non è da meno.
La sorpresa nerazzurra invece è rappresentata da Milan Skriniar: il 22enne slovacco ex Samp sta impressionando tutti per presenza fisica e tenuta mentale. Il gol dell’1-0 di ieri, primo in Serie A alla 42esima presenza, impreziosisce il valore crescente di questo ragazzo per cui Spalletti stravede. Che l’ Inter abbia finalmente trovato il difensore giusto?