Un monologo bianconero, anzi: un monologo della Joya. Sassuolo-Juventus finisce 1-3 con tripletta sensazionale di un Dybala assurdo! Signora a punteggio pieno.
Uscita con le ossa rotte dal Camp Nou in Champions League, la Juventus torna in Italia e si rifà grande come suo solito: al Mapei Stadium il Sassuolo deve inchinarsi davanti a sua maestà Paulo Dybala. La Joya bianconera vince la partita praticamente da solo, con una tripletta straordinaria che lo eleva al di sopra della classifica cannonieri.
In meno di 90’ Dybala fa 50, 51 e 52 gol con la maglia di Madama. In questa Serie A è la seconda tripletta di fila lontano dall’Allianz Stadium: i gol in totale sono ben 8, addirittura 10 se si conta pure la Supercoppa. Una media di due gol a partita sul territorio nazionale. Messi sarà quel che sarà, ma Dybala è Dybala: il suo talento è indiscutibile, in Italia ancor di più. Con prestazioni del genere poi la Joya finirà per trascinare la Vecchia Signora pure in Europa come già gli successe l’anno scorso in occasione di un altro hat-trick, quello appunto al Barça nei quarti dell’ultima Champions.
Dybala è il diamante sulla punta dell’iceberg bianconero: Allegri si gode il ritorno in campo di Mandzukic e Cuadrado, le conferme di Pjanic e Matuidi e le buone notizie di Lichtsteiner e Alex Sandro. Il Sassuolo invece è troppo scialbo e sbiadito per sortire effetti positivi: la squadra di Bucchi si accende solo a sprazzi, e quando la Juve si abbassa, ma è solo una pallida parente di quella spumeggiante che più volte negli scorsi anni mise in difficoltà i bianconeri quando in panchina sedeva Di Francesco.
Il gol di Politano, figlio di uno scivolone maldestro di Lichtsteiner, è solo una velleità – anche se riapre pure oggi i mugugni sulla tenuta difensiva della Juve. Ma è un 2-1 che non scalfisce le certezze italiane della Juventus.
Che ha un 10 proveniente dall’Olimpo del calcio, visto che segna in tutti i modi: sinistro a giro tagliente senza guardare dai venti metri; puntata stile calcio a 5; punizione mancina mirabolante. Quando Allegri riuscirà a ritrovare anche il migliore Higuain, purificato da ogni nervosismo, la Juventus diventerà una macchina da guerra. Con 12 punti in 4 giornate, la Signora mantiene la vetta della Serie A.