Quel sesto titolo in carriera Fabio Fognini stavolta l’ha visto davvero vicino, eppure non è arrivato: nella finale del St. Petersburg Open, Masters 250 di scena sul veloce indoor della città russa di San Pietroburgo, il tennista ligure è costretto ad arrendersi in finale al bosniaco Damir Dzumhur, che alza in cielo il trofeo imponendosi con il punteggio di 36 64 62 in quasi due ore di gioco.
Per il venticinquenne slavo, attuale numero 55 del ranking atp, si tratta del primo titolo in carriera nel circuito maggiore: ci era quasi riuscito ad agosto a Winstom Salem, negli Stati Uniti, ma allora fu fermato dallo spagnolo Roberto Bautista Agut. Ora è tempo di esultare ai danni del trentenne azzurro, che dopo aver portato a casa il primo parziale ed essere stato in vantaggio di un break nel secondo, si fa rimontare, prima di cedere nettamente nel set decisivo.
Era il terzo confronto tra i due ed ad avere la meglio è sempre stato il più giovane bosniaco, che dopo aver vinto sull’italiano in due sfide disputate sulla terra rossa, trova il guizzo vincente anche su superfici dure. Restano cinque, dunque, i titolo vinti da Fabio Fognini in carriera: l’ultimo risale allo scorso luglio sul rosso della città svizzera di Gstaad, mentre proprio a San Pietroburgo si era arreso all’ultimo atto già nel 2012 (allora finì Ko per mano di Martin Klizan).
Nel corso di questa settimana, il marito di Flavia Pennetta aveva beneficiato di un by al primo turno, prima di sconfiggere uno dopo l’altro il russo Mikhail Youzhny, il lituano Ricardas Berankins e lo spagnolo Roberto Bautista Agut, testa di serie numero uno del tabellone.