Nel primo posticipo della 6ª di Serie B Cesena-Ascoli finisce 0-2: con uno-due letale i marchigiani espugnano il Manuzzi. Romagnoli penultimi e in crisi.
Dall’81’ all’84’: tanto basta all’Ascoli targato Fiorin-Maresca per fare sua la contesa del Manuzzi-Orogel Stadium e portarsi tre punti pesantissimi in chiave salvezza. Per i bianconeri marchigiani poi il successo vale doppio visto che è il primo in trasferta.
Per il Cesena di Camplone invece è notte fonda: i bianconeri romagnoli sono in crisi nera, penultimi in classifica e dopo essere andati a segno in una sola delle sei giornate finora disputate. Neppure la presenza dell’attesissimo ex Cacia riesce a invertire la rotta: ora si fa dura.
Pronti via e proprio Cacia offre a Jallow la palla del possibile 1-0, ma il tiro è centrale e Lanni blocca senza ambasce. Al 22’ c’è il primo squillo di un Ascoli finora ordinato: a trillare è Mignanelli che d’esterno sinistro chiama all’intervallo Fulignati. Al 27’ il Cesena passerebbe in vantaggio, ma l’autore del gol Cacia si trova in fuorigioco e la rete viene giustamente annullata. Prima dell’intervallo una chance per parte, rispettivamente per Jallow e per Bianchi di testa su cross di Varela.
Nella ripresa è ancora il gambiano scuola Chievo a farsi vivo dalle parti di Lanni più volte. L’Ascoli aspetta sornione che si materializzi l’occasione giusta, sfruttando magari qualche buco aperto nella maglia cesenate. Così, dopo un sinistro di Favilli che esce non di molto, al 39’ i marchigiani passano: Lores Varela azzecca un gran tiro dal limite su cui Fulignati stavolta non può far nulla. Neppure il tempo di finire i festeggiamenti che al 42’ arriva il gol che manda al tappeto la squadra di Camplone: contropiede micidiale in salsa ascolana e Baldini fa 2-0, completando l’asfaltatura di un Cesena troppo molle per essere vero.