Milan-Rijeka finisce 3-2. I rossoneri in Europa League continuano ad andare a punteggio pieno, ma a San Siro la squadra di Montella deve sudare più del dovuto.
Vittoria sì, ma che sofferenza: il Milan dimostra di non essere in perfetta salute, visto che nessuno poteva preventivare i brividi contro i modesti croati del Rijeka. Invece la squadra di Montella si complica la vita passando dal doppio vantaggio (André Silva ancora mattatore, di Musacchio il bis) al pareggio e trovando il gol solo al 93’ con la zampata del grintoso Cutrone. Se però i tre punti sono il farmaco opportuno per ogni momento il paziente milanista per ora può dirsi sulla strada della guarigione: domenica a San Siro arriverà l’esame-Roma, e solo allora si capirà se il paziente è pronto per tornare a sorridere e respirare in libertà.
In un Meazza che ospita ben 4000 tifosi croati (7 i fermati fuori San Siro) sono gli stessi ospiti a crederci di più all’inizio, con Heber che sfiora per due volte la segnatura. Poi però André Silva fa la voce grossa e ristabilisce le giuste gerarchie: il portoghese s’invola sulla fascia sinistra, sterza sul difensore Zuparic e destro a mezza altezza sul secondo palo di Sluga. L’ex Porto si conferma cecchino d’Europa con sei marcature in altrettante gare.
Il Rijeka potrebbe pareggiare presto, se Puljic non servisse di testa e debolmente un pallone d’argento nelle mani di Donnarumma. Borini e André Silva non riescono per conto loro a raddoppiare prima dell’intervallo.
Ci riesce invece a inizio secondo tempo Musacchio, che su azione d’angolo (appoggio di testa di Bonucci) con la zampata vincente punisce il Rijeka volitivo.
Che però tutto fa tranne che mollare. Insieme ai loro tifosi, che si distinguono per il lancio di fumogeni che costringe l’arbitro a interrompere la partita. La loro squadra si distingue per abnegazione e continua ad affacciarsi con ostinazione dalle parti di Donnarumma. Dopo un tiro dalla distanza di Misic al 39’ Maxwell Acosty (un passato rapidissimo nella Fiorentina che fu proprio di Montella) s’invola in contropiede su un buco imbarazzante della difesa milanista che lo fa involare da centrocampo: davanti a Gigio il giocatore del Rijeka vince il rimpallo e fa 1-2.
Incredibilmente, al 90’, la squadra di Fiume trova l’incredibile pari: Romagnoli sembra controllare un pallone destinato al fondo, ma Crnic lo scavalca e si guadagna un rigore tanto sacrosanto quanto ingenuamente concesso dal difensore della Nazionale. Dal dischetto Elez indovina l’angolo con Donnarumma che può solo intuire.
San Siro resta gelata finché Patrick Cutrone, l’uomo del destino rossonero di quest’inizio stagione, impedisce che la beffa si materializzi trovando il tocco sotto mancino che inganna Sulga e fa 3-2.