01.10.2017 - Milano Serie A 7a giornata - Milan-Roma nella foto: Edin Dzeko travolto dai compagni dopo il gol

Serie A, 7ª giornata: Milan-Roma 0-2, 5’ minuti e i giallorossi sbancano San Siro

Il big match della 7ª di Serie A parla giallorosso: Milan-Roma termina 0-2, Di Fra si prende tre punti d’oro sulla strada per la Champions. Dzeko e Florenzi condannano Montella.

L’esame del Meazza risulta dunque superato solo per una delle contendenti: la Roma, come fra l’altro le accade da anni quando sale da anni per giocare contro il Diavolo, continua a maturare sulla strada che porta alla laurea da grande squadra in formato Champions; il Milan dal canto suo continua a steccare gli appuntamenti top in campionato e lascia Vincenzo Montella sulla graticola, con una squadra ancora da assemblare come gruppo, come collettivo. La vera sostanza che la Roma invece ha.

La squadra di Eusebio Di Francesco gioca col freno a mano tirato per lungo tempo, facendo attenzione più a spegnere le fiammate avversarie che a costruire qualcosa, tantoché la prima occasione giallorossa arriva addirittura al 61’ con Florenzi – reinventato per una volta esterno alto – con Donnarumma bravissimo a dirgli di no.

Il 4-3-3 del tecnico abruzzese fatica a trovare fluidità, quello sì, con le assenze in attacco di Perotti e Defrel che si fanno sentire e con un El Shaarawy molto al di sotto dell’ultimo trend nella San Siro rossonera. Ma Di Francesco ha due armi in più: la fame insaziabile di Edin Dzeko (al 7° centro in Serie A, sesta partita consecutiva di campionato in gol) e la verve ritrovata di Sandrino Florenzi. Loro due sono gli apriscatole che regalano alla Roma la terza vittoria consecutiva a San Siro.

Milan? Benino per 70’, specie nella solidità a centrocampo e nella generosità mostrata dagli esterni Rodriguez e Borini, con l’ex di turno che si danna l’anima in pressing e ripiegamento. Biglia imposta soprattutto sullo svizzero, che è l’unico che riesce a creare gioco nella fase offensiva. Le occasioni però latitano e la sensazione resta quella: nelle occasioni clou i rossoneri non sono ancora squadra.

Lo dimostra la scoppola rimediata in cinque minuti: fra il 27’ e il 32’ il Milan si riscioglie come neve al sole, chiudendo pure in dieci per la doppia ammonizione a Calhanoglu. Alla sosta ci sarà addirittura il derby: ultima chiamata per una squadra che ha finito tutto i jolly da giocarsi al banco.

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