Spetta a Ruoteng Xiao l’onere e l’onore di succedere a Kohei Uchimura, indiscussa icona della ginnastica artistica internazionale: il cinese si laurea campione iridato nella prima delle finali dei Campionati Mondiali di scena a Montreal, quella dell’all-round.
Senza azzurri al via, non in grado di superare il turno di qualificazione, la finale del concorso generale non ci ha privato dello spettacolo desiderato. Una finale decisamente equilibrata, complice l’assenza per infortunio del giapponese Uchimura, in grado di vincere ininterrottamente l’oro dal 2009 all’ultima edizione. Così abbiamo a che fare con cinque atleti racchiusi in appena nove decimi di punto e a spuntarla è un cinese, la stessa nazionalità dell’ultimo vincitore prima dell’imperatore nipponico che ha abdicato.
Ruoteng Xiao, ventuno anni, fino ad ora aveva ottenuto qualche successo in Coppa del Mondo, mentre nell’ultima edizione iridata, Glasgow 2015, si era classificato al nono posto. Stavolta riesce a battere tutti, totalizzando il punteggio di 86.033 (14.433 al corpo libero, 14.800 al cavallo, 13.800 agli anelli, 14.900 al volteggio, 14.600 alle parallele, 14.400 alla sbarra). E la Cina completa il suo dominio con il secondo posto di Chaopan Lin (86.448) che supera il giapponese Kenzo Shirai (86.431), con il quale completa un podio tutto asiatico.
Quest’ultimo dato può sembrare scontato nella ginnastica artistica, ma non lo è affatto: non accadeva dal 1970 in una competizione iridata, mentre se si parla di Olimpiadi bisogna risalire ad appena due anni più avanti (Monaco 1972). E la stessa doppietta oro-argento cinese non si è mai verificata nella storia del concorso generale.
Il primo europeo in classifica, il russo David Belyavskiy, si piazza in quarta posizione con 86.315 punti, mentre il primatista delle qualifiche, il cubano Manrique Larduet, argento uscente, paga alcune sbavature a corpo libero e volteggio ed è quinto (86.031). Soltanto ottavo l’ucraino Oleg Verniaiev, vicinissimo all’oro a Rio 2016, ma stavolta autore di diversi errori e di una caduta alla sbarra.