Ginnastica artistica, Mondiali 2017: concluse le finali di specialità. Dramma Ferrari: rottura tendine d’Achille

La seconda giornata dedicata alle finali di specialità conclude i Campionati Mondiali 2017 di ginnastica artistica di scena a Montreal. Giornata amara per l’Italia, che deve assistere ad un nuovo grave infortunio della sua eroina Vanessa Ferrari. Ecco tutti i risultati.

Corpo libero donne. Rientrare frettolosamente a gareggiare dopo un anno trascorso in convalescenza per colpa di un infortunio ed essere nuovamente vittima di un serio incidente proprio nella gara clou. Una vera disdetta, un vero dramma sportivo, quello che colpisce Vanessa Ferrari, la leader della nostra spedizione in Canada. Ultima a scendere in pedana, Ferrari parte con la solita grande grinta che la contraddistingue, ma ecco che nello stacco sulla seconda diagonale il colpo che non t’aspetti, che ti fa urlare di dolore. È dura finire così, in lacrime, ma non può finire così la carriera della più grande ginnasta italiana!

In gara per i colori azzurri anche Laura Mori, che conclude con un brillante sesto posto che non può che renderla soddisfatta. Ad aggiudicarsi l’oro è la giapponese Mai Murakami, che succede così alla tripletta di Simone Biles. Argento per la statunitense Jade Carey bronzo per la britannica Claudia Fragapane.

Trave. Incredibile Pauline Schaefer: ribaltando ogni pronostico, la ventenne tedesca si aggiudica la medaglia d’oro, riportando il suo Paese sul gradino più alto del podio dai tempi di Maxi Gnauck (Mosca 1981). Con Larisa Iordache infortunata, Catalina Ponor come Ragan Smith in gara, ecco la Schaefer, che si tiene davanti la statunitense Morhan Hurd e l’altra tedesca Tabea Alt.

Volteggio uomini. Dopo il dominio al corpo libero e il bronzo nell’all-round, Kenzo Shirai si prende il suo secondo oro nella rassegna nordamericana battendo l’ucraino Igor Radivilov per un solo millesimo (14.900 a 14.899). Terzo posto per il sudcoreano Hansol Kim (14.766). Assente in finale il campione olimpico 2012, nonché primo nelle qualifiche, Yang Hakseon.

Parallele. Il cinese Jingyuan Zou fa segnare un brillante 15.900 e si laurea Campione del Mondo alla prima vera uscita internazionale. Solo argento per l’olimpionico ucraino Oleg Verniaiev, bronzo per il russo David Belyavskiy.

Sbarra. A sorpresa, è il croato Tin Srbic a spuntarla, conquistando il titolo iridato con il punteggio di 14.433. Solo secondo il campione olimpico in carica, l’olandese Epke Zonderland, che arriva davanti al connazionale orange Bart Deurloo (14.200).

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