Un derby mostruosamente emozionante: Inter-Milan finisce 3-2, nel segno di uno straordinario Icardi, che per tre volte distanzia i rossoneri e si porta a casa il pallone!
Da anni forse si doveva vedere un derby della Madonnina così bello, agonisticamente valido e palpitante per tutte le coronarie. A vincerlo trionfalmente è l’Inter di Spalletti, la cui classifica ora si fa decisamente interessante: con 7 vittorie e un solo pareggio – quello di Bologna – i nerazzurri sono gli unici a tenere il passo del Napoli. E sabato, fra l’altro, a San Paolo c’è proprio lo scontro diretto fra le prime due della classe: partita per veri intenditori. Spalletti si gode la sua creatura, e soprattutto un Icardi famelico: con la tripletta da urlo di stasera MI9 non solo si porta a casa il pallone ed entra nella storia del derby, ma cementifica ancor di più le ambizioni nerazzurre.
Al contrario per il Milan è quasi notte fonda: certo i rossoneri escono a testa alta dalla stracittadina per il temperamento mostrato soprattutto in certi frangenti del secondo tempo, ma quattro sconfitte in 8 giornate sono un bottino troppo misero da non essere visto. La squadra si accende solo a sprazzi e mostra delle precarietà difensive e di centrocampo che a volte sono vere nudità: scollature che lasciano intravedere smagliature enormi sotto un abito da sera che per il Diavolo goffo e maldestro di questo scorcio di stagione rischiano di essere un duro handicap.
Il derby parte lento, con il Milan che aspetta dietro e lascia l’iniziativa a un’Inter troppo poco convinta. I nerazzurri sono i primi a uscire allo scoperto, con Candreva che al quarto d’ora duetta con Borja Valero sulla trequarti e lascia partire un destro rotondo che scheggia la traversa di Donnarumma. La supremazia territoriale interista al 28’ viene premiata: Candreva azzecca la sgroppata giusta sulla destra e centra in mezzo in maniera fantastica, Icardi è perfetto nell’inserimento e colpisce di destro in maniera chirurgica regalando la prima perla della serata alla San Siro nerazzurra.
Il gol sblocca tutti gli ingranaggi dell’Inter, col Milan che al contrario sembra incapace di ruggire. Tuttavia proprio quando sta per arrivare il duplice fischio i rossoneri sfiorano il pari: Kessié invita Borini dalla destra, l’ex Liverpool trova i riflessi di Handanovic che però gli respinge sulla testa, la zuccata però non inquadra la porta e si spegne sull’esterno della rete.
Nella ripresa Montella cambia marcia: dentro Cutrone per Kessié e la svolta si vede. Il Milan in 10’ va almeno per quattro volte vicino al pareggio: André Silva centra il palo (poi Musacchio insacca ma in netto fuorigioco), Suso impegna Handanovic da fuori, Borini lo imita e Cutrone non centra la porta di un soffio con un bel sinistro su cross di Rodriguez.
Il Diavolo spinge, con l’Inter che non riesce più a uscire. Il pareggio è nell’aria e si materializza al 56’: Suso si accentra dalla destra e lascia partire un mancino precisissimo, con Handanovic proteso in tuffo che può solo sfiorare.
Il derby s’infiamma: subito dopo Vecino calcia un rigore in movimento da dentro l’area sfiorando il nuovo vantaggio. Non c’è un attimo di tregua, con Handanovic che sventa su Bonaventura parando un tiro velenosissimo con una sola mano; sul capovolgimento di fronte l’Inter fino ad allora in sofferenza rispetta il vecchio adagio “gol mangiato gol subito”: Perisic s’invola sulla sinistra e mette al centro, Icardi è ancora fenomenale nel coordinarsi al volo e colpire di piattone destro in salto con Donnarumma del tutto spiazzato.
La doppietta di Maurito potrebbe spezzare definitivamente le reni al Milan, che invece non demorde affatto e anzi all’80’ trova il secondo pari della serata: Rodriguez apre per Borini, che crossa per il sinistro di Bonaventura: deviazione, para Handanovic, palla che carambola sul palo e su Handanovic, che se la porta dietro la linea (gol assegnato già dal guardalinee senza ausilio tecnico).
Le emozioni continuano, le coronarie sono già in netta fibrillazione. Su un contropiede Icardi serve di tacco Eder in piena area, ma Rodriguez s’immola per deviare in calcio d’angolo: sul conseguente corner è lo stesso terzino sinistro a rovinare tutto, stendendo D’Ambrosio in piena area; per Tagliavento è rigore, Icardi va e trasforma in maniera impeccabile, sfilandosi la maglia e mostrando il suo 9 sotto la Curva Nord. Arriva anche il giallo, ma non fa niente: dopo una tripletta così mostruosa Maurito si porta a casa il pallone e una bella fetta di autostima per lui e la sua Inter.