Sette squadre in sei punti: che spettacolo, la Bundesliga. L’8ª giornata ha regalato la manita del primo Bayern post Ancelotti e una vittoria “da rivolta” del Lipsia sul BVB.
BAYERN, SARÀ VERA CURA? L’INIZIO PROMETTE BENISSIMO. C’era attesa in Germania per la prima partita in campionato del Bayern senza Carletto Ancelotti. La decisione della dirigenza bavarese per ora ha premiato, eccome: il ritorno in panchina del traghettatore Jupp Heynckes, per la quarta volta alla guida del Bayern, ha dato in 90’ frutti che non si vedevano da diverse settimane in Baviera.
5-0 troppo perentorio per non domandarsi «perché non prima con Carletto?»: Friburgo annichilito soprattutto grazie all’apporto dei senatori storici e ai gol dei vari Coman, Thiago Alcantara, Lewandowski e Kimmich. Bisognerà comunque attendere impegni di campionato più probanti per dare un vero giudizio sul nuovo Bayern. Per adesso bastano i numeri: con la vittoria di sabato Heynckes ha conquistato 464 punti in 212 partite da allenatore del Bayern; la sua media di 2,18 punti a partita è seconda solo a quella di Guardiola (2,51). Tanto per, insomma…
BVB, NON SERVE LA RIVOLTA ANTI-LIPSIA: L’RB CONFEZIONA LO SCHERZETTO. Prima la protesta, poi la sconfitta beffa: il Borussia Dortmund capolista di Bundesliga vede avvicinarsi tutte le rivali, soprattutto il Bayern, dopo l’inaspettato 2-3 del Signal Iduna Park con cui l’RB Lipsia ha saccheggiato lo stadio-fortino dei gialloneri di Peter Bosz.
Prima del match i tifosi del Dortmund avevano inscenato una marcia di protesta contro la RB Lipsia, squadra troppo nuova nel panorama della Bundesliga che è stata sempre accusata di non appartenere alla tradizione del calcio tedesco: circa 3000 tifosi hanno sfilato per la città manifestando la loro antipatia per il club della Sassonia.
Che poi però in campo ha servito la più classica delle vendette sportive: fra la doppietta del solito Aubameyang sono infatti i gol di Sabitzer, Poulsen e Augustin che hanno regalato la vittoria ai Tori Rossi di Hasenhuttl. Un espulso per parte: Papastathopoulos e Ilsanker. Ma a essere rosso di rabbia è il Borussia Dortmund.
LA CLASSIFICA SI ACCORCIA TANTISSIMO. Con gli importanti 2-0 esterni di Brema e Berlino sponda Hertha, rispettivamente il ‘Gladbach e lo Schalke 04 hanno contribuito ad accorciare la classifica: Werder ko con Stindl e Verstergaard; Schalke corsaro nella capitale con le marcature di Goretzka e Burgstaller. Da segnalare la protesta civile anti-trump dei giocatori dell’Hertha, che si sono inginocchiati al centro del campo per esprimere il loro appoggio al movimento “Take a knee”, che vede protagonisti i giocatori di Nfl e Nba. Come esportare modelli made in USA anche in terra tedesca…