Uno dei grandi colpi del ciclomercato è rappresentato dal passaggio di Fabio Aru dalla Astana alla UAE Team Emirates. La formazione italo-emiratina, dopo essersi assicurata un top rider per quanto concerne i velocisti, vale a dire il campione europeo Alexander Kristoff, ha messo le mani su uno dei più forti scalatori in circolazione, che vanta nel suo palmares una Vuelta a Espana e due podi al Giro d’Italia, oltre che la maglia di campione nazionale che tuttora indossa.
I rapporti tra il sardo e la squadra kazaka erano al limite già da tempo, sebbene i diretti interessati avessero sempre sostenuto il contrario. Ciò si era chiaramente palesato all’ultimo Tour de France, quando il Cavaliere dei Quattro Mori era più volte lasciato solo al suo destino. Di conseguenza, dunque, quest’ultimo si è guardato intorno e ha accettato l’offerta triennale del team diretto da Saronni, che gli ha dato fiducia per costruire attorno a lui tanti successi.
Una scelta, però, non affatto gradita ad Alexander Vinokourov, grande capo dell’Astana Pro Team, che parla apertamente di tradimento, sostenendo che il corridore non avesse mai manifestato apertamente la sua intenzione di andare via e che quindi si fosse comportato in maniera poco trasparente. “Gli abbiamo chiesto con regolarità se ci fossero novità, ma lui non ci ha mai risposto“, le parole di Vino, che ricorda come Aru avesse ancora l’opzione per restare un altro anno.
Dopo aver appreso dalla stampa la notizia del suo trasferimento alla UAE, l’ex campione olimpico di Londra 2012 afferma che tale comportamento mette la Astana in una situazione difficile perché a questo punto della stagione diventa difficile trovare un’alternativa del suo stesso livello. A questo punto sarà Jakub Fuglsang il capitano unico per i Grandi Giri della squadra in casacca celeste, mentre Aru porterà ancora un po’ d’azzurro ad una compagine dalla chiara matrice italiana.