Sorride alle Rondinelle l’anticipo dell’11ª di Serie B: Brescia-Bari finisce 2-1 e regala a Pasquale Marino la prima vittoria sulla panchina lombarda.
I padroni di casa, che venivano da un solo punto conquistato nelle ultime quattro partite, trovano il vantaggio con capitan Caracciolo ma si fanno raggiungere da Galano. Decide a inizio ripresa l’autorete di Capradossi, che orientano la gara a favore del Brescia: così facendo i biancoblù lombardi si attestano al centro della classifica con 13 punti, a -3 dalla stessa squadra di Fabio Grosso.
Più Brescia, con un avvio rabbioso. Machin sfiora la prodezza al 15’, Caracciolo la realizza al 17’ infilando Micai con un diagonale in corsa su assist di Ferrante. L’Airone si conferma ancora una volta decisivo, segnando il 170esimo gol con la maglia bresciana (164 in campionato, 6 in coppa) e offrendo poi una grande prova di generosità, mettendosi a disposizione della squadra. Caracciolo spezza inoltre un digiuno di squadra lungo ben 334’: un’eternità.
Il Bari non produce la reazione immaginata, anzi Martinelli rischia di raddoppiare alla mezz’ora mettendo di nuovo in difficoltà Micai. Nel momento in cui il Brescia sembra poter amministrare, arriva la doccia fredda: al primo tiro in porta Galano segna da due passi e fa 1-1.
A quel punto l’inerzia s’inverte, con il Bari che ci crede e Caracciolo che sornione rischia di freddarlo di nuovo quando al 43’ colpisce una clamorosa traversa di destro.
A inizio ripresa il Bari si fa male da solo e rovina l’intera partita: su un cross apparentemente innocuo di Furlan la difesa pugliese fa una frittata con tre uova, visto che il portiere e l’intera retroguardia barese vanno in panne; l’ultimo a toccare è il subentrato Capradossi.
La squadra di Grosso produce il massimo sforzo per riacciuffare il risultato; Marino da vecchia volpe si copre dietro la linea della palla e resiste fino alla fine: il Brescia è fuori dalle sabbie mobili.