Tre giorni di raduno a Roma per fare il punto della situazione e gettare le basi di un movimento che, mai come nei due ultimi anni, ha davvero toccato il fondo: il meglio dell’atletica leggera italiana si è incontrato nella capitale alla presenza del presidente FIDAL Alfio Giomi e il Direttore Tecnico dell’Alto Livello Elio Locatelli , i quali hanno presentato in conferenza stampa le linee guida del prossimo anno, che culminerà con i Campionati Europei di Berlino 2018.
In apertura, il presidente della Fidal come, al termine della tre giorni, sia emersa una “grande determinazione“, in cui ciascuno dei ragazzi presenti si è mostrato disponibile a collaborare ai fini dello sviluppo del movimento italiano. Sono state “giornate costruttive“, che sono servite a compattare la squadra e a scegliere i due capitani: l’esperto Fabrizio Donato, che nonostante gli oltre quarant’anni guarda con fiducia alle Olimpiadi di Tokyo 2020, e il giovane Gianmarco Tamberi, iridato indoor del salto in alto.
Ora si comincia a guardare a Berlino 2018, la prossima edizione dei campionati continentali. L’obiettivo sarà quello di avere tanti azzurri in finale e permettere ai nuovi inserimenti di fare esperienza sul futuro in vista di Tokyo 2020. “Non ha senso pensare alle Olimpiadi per chi non riesce ad esprimersi in un contesto continentale“, avverte deciso Alfio Giomi.
Entra più nel dettaglio della squadra il direttore tecnico Elio Locatelli, che comincia da Filippo Tortu, la grande speranza della velocità dell’atletica italiana. “Se Tortu punterà sui 200, può giocarsi il podio”, osserva il dt, convinto che un atleta del suo livello non vada ad una manifestazione del genere solo per correre la finale, ma deve avere ben altre ambizioni. Nel settore femminile, invece, Libania Grenot rimane la nostra stella e punterà al tris continentale dopo Amsterdam e Zurigo.
Per quanto riguarda la maratona, si fa affidamento su Daniele Meucci e Valeria Straneo, senza dimenticare le new entry Eyob Faniel, recente vincitore della maratona di Venezia, Catherine Bertone e Veronica Inglese, pronta al suo esordio sui 42.125 km. Nel cross, invece, sono i giovani Crippa e Chiappinelli gli alfieri azzurri.
Nel settore dei salti va segnalato l’ingresso di un coordinatore, individuato nel prof. Claudio Mazzaufo. Per quanto concerne gli atleti, il triplista Daniele Greco proverà a metterà da parte i numerosi infortuni e si allenerà sempre più frequentemente a Formia. Vitaly Petrov sarà a disposizione degli astisti già da novembre, mentre per l’alto sono previsti centri di specializzazione ad Ancona (Tamberi, Trost), Bergamo (Rossit), Modena (Chesani) e Roma, dove Marco Fassinotti ha intrapreso il nuovo percorso sotto la guida tecnica di Stefano Serranò. Nel lungo, Marcell Jacobs cercherà di superare i problemi fisici avuti in questa stagione e si cimenterà anche sulla pista, dove potrà diventare una carta utile per la 4×100.
La priorità dell’immediato futuro si chiama prevenzione degli infortuni, troppi nelle uscite degli ultimi anni. Per questo tutti gli atleti del Club Italia saranno costantemente monitorati, mentre quelli che non fanno parte dell’élite club dovranno seguire un percorso parallelo a stretto contatto con la federazione.