Altro che Halloween: Roma-Chelsea finisce 3-0; fantasmi e streghe malefiche sono i giallorossi a farli vedere ai Blues. El Shaarawy faraonico, Di Fra esulta!
Tre gol come all’andata ma stavolta senza subirne neppure uno: la Roma di Eusebio Di Francesco entra ancor più di prepotenza nella storia di questa Champions e si prende una fetta di qualificazione agli ottavi gigantesca, issandosi al primo posto in solitaria del gruppo C e dando un segnale fortissimo al Chelsea appena battuto e al deludente Atletico Madrid, frenato pure in casa dal Qarabag. Insomma, la Capitale giallorossa sogna in grande dopo questa notte perfetta.
Partita assurdamente scoppiettante, quella dell’Olimpico. Dopo 24” Pedro ha l’occasione giusta ma grazia Alisson. Ne passano altri 13 e succede l’impensabile: sul capovolgimento di fronte: Kolarov cerca Dzeko che devia il pallone in maniera sporca, El Shaarawy arriva in corsa come un treno e azzecca l’esterno destro che fulmina come un meteorite la porta di Courtois. Roma subito avanti dopo 37 secondi, la rete più veloce della storia giallorossa in Champions (il gol più veloce in assoluto resta di Makaay, dopo 10”).
Si viaggia a mille all’ora e senza soluzione di continuità, con Hazard che ci prova per quattro volte e il Chelsea che prende in mano il pallino del gioco. Al 24′ doppia occasione Chelsea: prima il solito Hazard che aggira Florenzi ma trova ancora Alisson a bloccare. Pochi secondi e Kolarov sbaglia clamorosamente un rinvio, il pallone dopo un rimpallo arriva a Morata che al limite dell’area piccola manda però incredibilmente alto.
Passata la buriana in Blues la Roma si rimette in sesto: dopo un’occasione potenziale in 3 vs. 2 per Dzeko al 36’ Nainggolan lancia verso l’area inglese, Rudiger lascia misteriosamente sfilare il pallone, Azpilicueta e David Luiz dormono e solo soletto ancora El Shaarawy s’infila e tocca quel tanto che basta di esterno destro per freddare Courtois con un colpo magistrale da biliardo: 2-0 romanista e Olimpico in tripudio!
Prima dell’intervallo la squadra di Conte prova a rifarsi sotto: al 44’ Marcos Alonso col destro chiama Alisson al grande intervento; sul successivo angolo Bakayoko svetta di testa ma tutto solo spreca la chance che potrebbe riaprire il match.
Nella ripresa, dopo le iniziali schermaglie e il cambio tattico deciso da Conte (fuori Cahill, dentro Willian con Azpilicueta che scende a fare il terzo centrale e Pedro allargato sulla fascia), la Roma cala addirittura il tris grazie alla catena di sinistra formata da Kolarov e Perotti: al 18’ il serbo recupera e offre a Perotti, l’argentino punta Fabregas si accentra e scaglia un destro precisissimo dai 20 metri che trafigge Courtois per la terza volta in serata.
L’ex Genoa potrebbe addirittura calare il poker poco dopo ma dopo il lavoro di Dzeko il suo tiro finisce alto. Dopo la girandola di sostituzioni sono Nainggolan e il subentrato Manolas a fallire il colpo della possibile umiliazione per gli irriconoscibili Blues di Antonio Conte. Che è atteso da una nottata di streghe e fantasmi che aleggiano sul suo futuro. Per Di Francesco invece carico di dolcezze e di fiducia per il futuro: la sua Roma di Champions è ancora imbattuta, e soprattutto stellare.