Spettacolo sì ma dalla parte sbagliata: Napoli-City finisce 2-4, regala gli ottavi alla squadra di Pep e il serio rischio Europa League per gli azzurri di Sarri.
6 gol, City che conferma l’eccezionale media di 3 gol a partita (sono 49 in 16 uscite stagionali: una caterva!) e Napoli cui non basta un approccio finalmente ottimo: questa la sintesi estrema della bellissima serata del San Paolo in cui tifosi e intenditori si sono divertiti ed emozionati. La vittoria degli inglesi però è tutto sommato meritata: la mano di Guardiola si è vista, specie nella lettura dei momenti chiave e nello sfruttamento della panchina di grande qualità (in campo dal primo minuto Danilo e Gundogan e soprattutto il Kun Aguero al posto di Gabriel Jesus). Ora per Hamsik&Co. la questione qualificazione si complica maledettamente: i partenopei sono con un piede e mezzo in Europa League, e non è certo una buona notizia.
La cronaca: primo tempo decisamente di marca napoletana, col City spento in fase di non possesso e abulico pure nel fraseggio. De Bruyne, impiegato nell’insolita veste di trequartista, copre poco e da quel lato arriva il vantaggio: penetrazione di Insigne che chiude un triangolo da favola con Mertens che glielo rende d’esterno destro, controllo e pennellata d’autore sul secondo palo per l’1-0 Napoli.
Il San Paolo impazzisce di gioia, ma i sorrisi si spengono presto: perché, dopo l’approccio “alla partenopea” di due settimane fa, il City reagisce facendosi pericoloso con un tiro di Aguero sventato solo fortunosamente da Albiol dopo una micidiale ripartenza. È l’antipasto del pareggio che arriva inesorabile sul successivo corner: cross di Gundogan e Otamendi svetta di testa per il pareggio-Citizens. Tutto da rifare per il Napoli, che anzi trema nuovamente quando Stones colpisce la traversa su un altro calcio da fermo e Hysaj rischia il fallo da rigore su Sterling. Il primo tempo intensissimo si chiude dunque sull’1-1.
Nella ripresa gli inglesi vanno subito all’assalto. Sterling viene fermato in contrasto da Albiol ma sul successivo angolo è di nuovo amnesia napoletana: stavolta la marcatura la trova Stones, con ausilio della traversa (rete convalidata con Goal Line Technology).
La partita vive di traversa in traversa: a colpirla dall’altra parte, seppure con tocco del portiere Ederson, è Insigne con un destro a giro alla sua maniera. Poco dopo Sané ingenuamente atterra in area Raul Albiol: è rigore, che Jorginho trasforma impeccabilmente per il 2-2 azzurro.
Fuorigrotta torna a crederci con tutto il fiato che ha in gola ed è pronta a urlare al gol quando Callejon si fa trovare svincolato da ogni marcatura ma spara addosso a Ederson, che miracolosamente devia in angolo.
Gol mangiato? Gol subito. Il vecchio adagio si manifesta quando, in contropiede 4vs.3, Kun Aguero raccoglie il pallone lasciato da Sané contrato da Albiol e fredda Reina per il 2-3 che vale l’ingresso dell’argentino nella storia del club come migliore marcatore all time con 178 marcature.
A quel punto Guardiola spedisce in campo i due Silva dai piedi buoni, David e Bernardo, mentre Sarri si gioca la carta Ounas. A essere premiata però è la scelta del catalano, visto che a tempo quasi scaduto su un’altra ripartenza fulminea i Citizens calano il poker con Sterling su assist di De Bruyne. Gioco-partita-incontro: per il Napoli ora gli ottavi sono più che lontani, un miraggio.