Hyeon Chung è il trionfatore del Next Gen ATP 2017, prima edizione del Masters di fine anno dedicato ai migliori otto giovani del circuito mondiale: il coreano ha battuto in finale il russo Andrey Rublev, scrivendo il suo nome nel nuovo albo d’oro.
È assente colui che nel panorama under 21 è una spanna superiore agli altri, il tedesco Alexander Zverev (farà direttamente il torneo dei grandi), ma gli otto presentatisi a Milano per partecipare a questa interessantissima novità proposta dall’ATP ne hanno di talento ed orbitano tutti in posizioni avanzate del ranking.
Al via anche l’italiano Gianluigi Quinzi, che si è meritato la wild card vincendo il mini torneo tra i migliori della scuola azzurra; ha lottato come un leone, il nostro portacolori, ma è stato eliminato al round robin di fronte ad avversari più preparati ad affrontare sfide di alto livello. Sono giunti in finale, invece, il coreano Chung e il russo Rublev, rispettivamente teste di serie numero quattro e uno. Il pubblico tutto per quest’ultimo, idolo delle ragazzine dall’alto del suo fisico slanciato e dei suoi capelli biondi che fanno breccia nel cuore di molti.
Ma a portare a casa l’incontro è l’atleta asiatico, che vagamente ricorda quel quasi omonimo Michael Chang partito da Taiwan per approdare negli Stati Uniti, sotto la cui bandiera ha scalato i vertici del tennis mondiale. Stessa solidità, stessa testa a posto per il sudcoreano, che si è imposto in quattro set con il punteggio di 3-4(5) 4-3(2) 4-2 4-2 in poco meno di due ore di partita. È la chiusura di una settimana spettacolare per il vincitore, capace di non perdere neppure un incontro, compreso quello di semifinale contro l’altro russo Daniil Medvedev.
Quasi in lacrime lo sconfitto, che fa notare come, dopo aver vinto il primo set, non sia riuscito più a servire bene, “poi da lì in avanti Chung ha alzato il suo livello… questo è il tennis”. È raggiante, invece, il vincitore, che ringrazia pubblico e città per l’accoglienza e si augura di poter vivere queste emozioni tante volte nella vita.