Dopo assalti individuali in controluce, non è esaltante la prova delle nostre nazionali nelle gare a squadre che pongono fine al nuovo weekend di Coppa del Mondo di scherma: sia i fiorettisti impegnati a Tokyo che le spadiste di scena a Suzhou finiscono nelle retrovie.
Fioretto uomini. Sulle pedane giapponesi, ci si aspettava molto di più dagli atleti italiani, specie dopo il doppio podio della giornata precedente conquistato da Andrea Cassarà ed Edoardo Luperi, rispettivamente secondo e terzo dietro al francese Erwan Le Pechoux.
Invece i nostri deludono le attese della vigilia e così lo stesso Cassarà, in compagnia di Alessio Foconi, Giorgio Avola e Lorenzo Nista, non va oltre un opaco nono posto finale. Arriva subito la sconfitta al debutto contor la Danimarca, che ha la meglio per 45-43 agli ottavi di finale, così non resta che disputare il tabellone per i piazzamenti, in cui arrivano le vittorie per 45-14 contro la Germania, per 45-20 contro Hong Kong e, infine, con lo stesso punteggio contro il Brasile. Medaglia d’oro agli Stati Uniti davanti alla Corea del Sud e al Giappone.
Spada donne. Dopo la bella prova all’esordio stagionale (secondo posto a Tallinn, in Estonia), le ragazze si perdono nuovamente e conquistano l’ottavo posto finale in Cina. Sono Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi, Roberta Marzani ed Alice Clerici le quattro messe in campo dal commissario tecnico Sandro Cuomo: cominciano molto bene, sconfiggendo al primo turno la sempre ostica Ungheria con il punteggio di 45-29, ma poi si arrendono per una sola stoccata (32-31) nel match dei quarti di finale contro la Russia.
Nel tabellone dei piazzamenti, poi, arriva una doppia sconfitta dapprima contro le padrone di casa della Cina, che hanno la meglio per 38-32, poi quella l’Ucraina per 42-41. Il podio di Tallin sembra già un ricordo e per la spada femminile azzurra ritornano gli incubi dell’ultima stagione.