Per la diciottesima volta nella storia, sono gli Stati Uniti i vincitori della Fed Cup: l’edizione 2017 si conclude con il successo della nazionale a stelle e strisce per 3-2 sul campo della Bielorussia.
Gli spettatori accorsi nel complesso della Chizhovka Arena di Minsk (terreno veloce indoor) provano in tutti i modi a sostenere le loro beniamine alla ricerca della prima storica vittoria. Pur senza la loro leader Viktoria Azarenka, le giocatrici dell’Est Europa rendono davvero molto dura la vita alla blasonata nazionale nordamericana, pur priva delle sue stelle Venus e Serena Williams. Sono le outsider, così, a scendere in campo e CoCo Vandeweghe è la vera protagonista del weekend.
È lei, infatti, la trascinatrice della sua nazionale verso il successo: è lei a firmare il vantaggio contro Aryna Sabalenka, battuta per 6(5) 61, in un’ora e 29 minuti, nella prima partita; è ancora lei a portare in vantaggio la sua squadra dopo che la sua compagna, la vincitrice degli US Open Sloane Stephens, è pressoché irriconoscibile e perde entrambi i suoi singolari; è sempre lei, infine, a siglare il punto decisivo in coppia con Shelby Rogers ad annientare per 63 76(3), in un’ora e 51 minuti di partita, Aryna Sabalenka ed Aliaksandra Sasnovich, portando così il più importante trofeo riservato alle nazionali nel suo Paese.
Era un’attesa interminabile per gli Stati Uniti: diciassette trionfi già alle spalle (compreso quello nell’edizione inaugurale svoltasi nel 1953), ma l’ultimo lontano quasi due decenni. Ora ecco infranto il tabù proprio in concomitanza con l’arrivo del neo commissario tecnico Katie Rinaldi. Per la nazionale sconfitta, invece, ci sarà da ricominciare da zero: rinviato il primo storico trionfo. Usa imprendibili, dunque, a quota diciotto successi, seguiti dalla Repubblica Ceca con dieci (vincitrice nelle ultime tre stagioni consecutive) e dall’Australia con sette. Quattro quelli dell’Italia nel decennio d’oro ormai concluso.