Roma-Lazio ha dato il suo verdetto: la Capitale è di nuovo giallorossa, grazie a un secondo tempo da favola. Nainggolan il migliore. Biancocelesti appannati.
DI FRA, TABÙ DERBY SFATATO. Ne aveva persi 4 su 7 da giocatore; glien’è bastato uno da allenatore per ritrovare il sorriso nella stracittadina più importante della sua vita. Eusebio Di Francesco si è definitivamente preso Roma: sia quella giallorossa, che già da tempo lo va osannando, sia soprattutto la Capitale in senso lato, con la Lazio mandata a tappeto anche grazie alla sua tattica.
Squadra solida e compatta, che al coraggio del secondo tempo ha aggiunto la freschezza tecnica di Perotti e il furore agonistico dei lottatori Fazio, De Rossi e Dzeko, che hanno messo centimetri e chili al servizio della causa. Se c’è stato un altro uomo derby, quello è stato l’attesissimo ex Aleksandr Kolarov: suo il fallo da rigore, sue le penetrazioni da sinistra che hanno sconquassato la Lazio a inizio ripresa. Tutto merito del lavoro in settimana svolto pure da Di Fra, che sta gestendo la rosa in maniera eccelsa: cosa dire, infatti, della “vitalizzazione” di Gerson?
NAINGGO, UN GLADIATORE. La copertina chiaramente se l’è però presa lui, il Ninja: Radja Nainggolan era stato esentato dal Belgio per curarsi il fastidio all’inguine e proprio lui ha indirizzato la partita con la solita presenza e la grinta da veterano combattente. La staffilata del 2-0 ha definitivamente indirizzato la gara; nel finale è uscito in sofferenza, ma con la certezza di aver dato tutto quello che poteva dare. Giocatore stratosferico.
LAZIO, TANTI ERRORI E POCA REAZIONE. Per una volta non s’è vista la vera Lazio: la squadra di Simone Inzaghi è stata spesso schiacciata dalla Roma, e solo nel finale dopo l’ingresso di Lukaku è partita all’arrembaggio, risollevandosi col rigore maldestramente concesso da Manolas e con un assalto più di volontà che di raziocinio.
Forse l’esterno belga doveva essere impiegato dall’inizio, visto che con lui la Lazio l’anno scorso vinse i derby sia in campionato che in Coppa.
I dubbi certamente rimarranno e certo l’onta di un derby perso rimarrà fino al prossimo capitolo: i biancocelesti ora dovranno risollevarsi in fretta per dimostrare a tutt’Italia che questo è stato solo uno spiacevole scivolone.