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Per la prima volta nella storia parla bulgaro il Masters di fine anno: merito di Grigor Dimitrov, che si aggiudica le ATP Finals 2017 battendo sul veloce indoor della O2 Arena di Londra il belga David Goffin.
Una settimana perfetta, quella compiuta dal ventiseienne di Haskovo: nell’anno in cui è riuscito a far suo il primo Masters 1000 della carriera, quello di Cincinnati ottenuto sconfiggendo all’ultimo atto Nick Kyrgios, raggiunge l’apice trionfando nel torneo dei Maestri dopo aver messo a segno cinque vittorie in altrettanti incontri.
Nel round robin sono stati Dominic Thiem, Pablo Carreno Busta e David Goffin a finire al tappeto uno dopo l’altro; in semifinale è stato il turno di Jack Sock, mentre in finale è toccato ancora una volta all’arrembante Goffin arrendersi in tre set con il punteggio di 75 46 63.
Era la grande promessa del tennis mondiale fino a qualche stagione fa. Ha deluso tutte le attese, lui che era paragonato a Sua Maestà Roger Federer per l’eleganza nei colpi: ha forse pagato quel paragone troppo ingombrante per chiunque, ma pian piano sta dimostrando che in fondo sul campo ci sa stare e sa tenere testa all’élite mondiale.
Quello ottenuto nella capitale britannica è l’ottavo titolo in carriera, di gran lunga il più importante: il primo arrivò nel 2013 a Stoccolma, tre in questa stagione (Brisbane, Sofia e il già citato Cincinnati). A livello Slam vanta due semifinali a Wimbledon (2013) e Melbourne (2017). Un’ascesa che gli permetterà di risalire fino alla posizione numero tre del ranking atp, appena dietro quei due mostri che rispondono ai nomi di Rafael Nadal e Roger Federer.
Un plauso anche allo sconfitto, che a suo modo aveva già vinto battendo in semifinale il grande favorito Federer, sbarrando la strada all’elvetico verso il settimo successo al Masters. La stagione di Goffin, ad ogni modo, non è ancora finita: lo attende la finale di Coppa Davis per chiudere in bellezza una grande annata.
