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Aru, comincia l’avventura in UAE Emirates: “Aspetto Froome al Giro”

Fabio Aru sta per cominciare la sua nuova avventura. Dopo cinque stagioni in maglia Astana, il sardo ha deciso di cambiare aria e di trasferirsi in Medio Oriente per far parte di un’altra squadra a forte caratura italiana, la UAE Team Emirates diretta da Carlo Saronni.

È un corridore motivato, quello che sulle pagine della Gazzetta dello Sport racconta i momenti che sta vivendo in attesa della nuova annata. Vuole lasciarsi alle spalle gli ultimi mesi non proprio brillantissimi e far capire a tutti che per i grandi obiettivi stagionali lui vuole esserci. Il 2017 è stato ricco di ostacoli: prima la bronchite alla Tirreno-Adriatico, poi la caduta prima del Giro d’Italia, ancora la perdita dell’indimenticato Michele Scarponi e, quando tutto sembrava andare per il meglio al Tour de France, con la maglia gialla addosso, ecco il ricorso agli antibiotici per fermare un’altra bronchite. Alla Vuelta, infine, ha provato a lottare nei primi giorni, poi la fatica si è fatta sentire e ha dovuto abbandonare i sogni di podio.

L’Astana mi ha permesso di realizzare un sogno, però dopo cinque anni era arrivato il momento di cambiare“, sono le parole rilasciate dal Cavaliere dei Quattro Mori alla Rosa. Dichiarandosi sinceramente dispiaciuto per come il suo ex manager Alexander Vinokourov abbia preso non positivamente il suo cambio di casacca, si dice felice dall’accoglienza riservata dal nuovo team. Sui metodi di lavoro, sottolinea come nulla sarà stravolto e accanto a lui, sebbene non più in bici, continuerà ad esserci una persona di fiducia come Paolo Tiralongo, fondamentale nel suo percorso di crescita in questi primi cinque anni da professionista.

Come si svilupperà la stagione 2018? Per il momento non sono ancora stati stilati i programmi, ma appare certo che egli possa correre l’Abu Dhabi Tour ad inizio anno (non è ancora dato sapere se rappresenti il suo debutto), e poi sicuramente Tirreno-Adriatico e Tour of the Alps (una frazione di quest’ultimo ricalca il circuito del Mondiale di innsbruck, uno dei grandi obiettivi dello scalatore). Riguardo al Giro, attende di conoscere il percorso proposto da Rcs, ma lancia una sfida a Chris Froome: Froome? “È un grande campione, un osso durissimo e spero che ci sia al Giro perché la corsa sarebbe ancora più bella e a me piacciono le sfide“.

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