Mancano pochi giorni alla presentazione ufficiale del Giro d’Italia 2018 – c’è da attendere il 29 novembre – ma ormai il puzzle del percorso del primo Grand Tour stagionale va via via componendosi. Le conferme che arrivano quest’oggi sono da evidenziare perché riguardano due delle tappe più attese dell’intera kermesse: la tappa dello Zoncolan e l’arrivo a Roma.
Sì, avete capito bene: il Giro numero 101 transiterà su una delle vette più entusiasmanti del ciclismo moderno e terminerà sulle strade della capitale, dopo che i piani dello scorso anno saltarono improvvisamente. A svelare tutto ciò è la Gazzetta dello Sport, di proprietà Rcs, dunque abbiamo la pressoché totale certezza che si tratta di notizie reali.
Cerchiate di rosso la data del 19 maggio: il gigante della Carnia, il Monte Zoncolan, tornerà ad essere un importante giudice per i pretendenti alla maglia rosa. Siamo nel secondo weekend di corsa e gli atleti dovranno affrontare 181 chilometri da San Vito al Tagliamento fino alla cima della salita, a quota 1750 metri.
Sono quattro le asperità da affrontare nel corso della giornata prima dell’ascesa conclusiva: si comincia con il Monte di Ragogna, seguito dalla salita di Avaglio; il terzo GPM è l’impegnativo Passo Duron, soli quattro chilometri, ma con una pendenza costantemente intorno al 10%, mentre il quarto è la Sella Valcalda, che con le percentuali arriva fino al 12% precede proprio lo Zoncolan, percorso dal versante di Ovaro. Sarà la sesta volta che il Giro arriverà qui su: la prima fu nel 2003 e ad imporsi fu Gilberto Simoni; sono seguite le affermazioni dello stesso Simoni nel 2007, di Ivan Basso n el 2010, di Igor Anton nel 2011 e di Michael Rogers nel 2014.
Infine, possiamo finalmente comunicare che il Giro terminerà a Roma. Era il 2009 l’anno in cui per l’ultima volta la Corsa Rosa si concluse nel magnifico palcoscenico capitolino (fu Dennis Menchov ad essere incoronato al termine della cronometro dei Fori Imperiali). Previsto anche in questo caso un arrivo contro il tempo.