Nel quarto turno di Coppa Italia gioiscono in tre con modalità differenti: il Sassuolo supera il Bari nel recupero; l’Hellas vince il derby ai rigori. Torino tranquillo sul Carpi.
SASSUOLO-BARI 2-1. Proprio quando i supplementari sembravano inevitabili il Sassuolo si scuote, regola il Bari e si guadagna gli ottavi di finale di Coppa Italia contro l’Atalanta.
Esordisce dunque nel migliore dei modi il nuovo allenatore dei neroverdi Beppe Iachini: gli emiliani dimenticano le difficoltà della gestione-Bucchi e possono ora ritrovare la serenità perduta in questo inizio di stagione decisamente travagliato.
Il Sassuolo passa nel primo tempo: Diakhité cicca l’intervento su una ripartenza dei padroni di casa e di fatto libera Ragusa sulla corsia sinistra, imbucata per Falcinelli che con lo scavetto supera De Lucia e fa 1-0.
Nel secondo tempo, dopo diversi tentativi, i baresi pareggiano: Sensi ferma un pallone in area con le mani, è penalty che Nenè trasforma implacabilmente dal dischetto. Nel finale infuocato il Sassuolo ci crede con maggiore insistenza; proprio quando sembrano profilarsi i supplementari, Matteo Politano scaglia un siluro da fuori area che s’infila sotto al sette per la gioia dei neroverdi. Ora testa alla difficile trasferta di Firenze in campionato. Per il Bari di Grosso ora l’obiettivo diventa uno, solo e categorico: la promozione in Serie A.
CHIEVO-HELLAS 4-5 DCR (1-1). A San Siro, negli ottavi di Coppa Italia contro il Milan, ci va il Verona. Il derby dell’Adige di Coppa Italia se l’aggiudica l’Hellas di Fabio Pecchia, soffrendo tanto nei 120’ e gioendo nella lotteria dei calci di rigore, nei quali tutti i rigoristi sono impeccabili mentre per il Chievo sbaglia Sergio Pellissier.
Proprio il capitano clivense aveva scardinato lo 0-0 iniziale già all’8’ del primo tempo: lancio lungo e preciso del giovane Depaoli, splendido stop al volo di sinistro e morbido e preciso tocco di destro dell’highlander valdostano col numero 31. Il Chievo sembra dominare e potrebbe tranquillamente trovare in più occasioni il raddoppio, ma nel momento migliore Garritano fa la frittata e s’incarta in piena area, Fares lo gabba e infila Seculin col primo tiro in porta del Verona: è l’1-1 che poi resiste fino al 90’ e poi al 120’, nonostante le migliori occasioni siano per la squadra di Maran. Che poi nella batteria dei penalty deve inchinarsi 4-5: dieci tiri, nove gol e un errore, quello di Pellissier che condanna il Chievo e manda l’Hellas a San Siro contro il Milan.
TORINO-CARPI 2-0. Anche il Torino, come il Sassuolo, ritrova in Coppa Italia il sorriso perduto: i granata di Mihajlovic superano abbastanza agevolmente il Carpi di Calabro e accedono agli ottavi, dove incontreranno la Roma all’Olimpico.
Carpigiani col turnover in campo e gap ancor più allargato con la squadra di Sinisa Mihajlovic, che chiude la pratica sostanzialmente nei primi 45’. Nei due gol c’è lo zampino di M’baye Niang: il francese prima imbecca Iago Falque al 18’; poi regala al Gallo Belotti l’occasione per cancellare le sue inquietudini con la testata del 2-0.
Nel secondo tempo Mihajlovic fa entrare anche Boyè (per Niang, che a causa di tanti errori esce tra i fischi) e il giovane Edera; a prendersi la copertina nel finale è il debuttante portiere Vanja Milinkovic-Savic, fratello del Sergej laziale, che in pieno recupero si prende il lusso di calciare una punizione dai 25-30 metri che sbatte sulla traversa. Una serata trionfale e serena, per il Torino.