A meno di 24 ore da Napoli-Juventus si cominciano a fare i calcoli sui due possibili undici. Sarri non ha che l’imbarazzo della scelta; Allegri ha un Mandzukic in meno e un Pipita…
NAPOLI: SARRI NON PARLA,MA È PRONTO IL MEGLIO. Nonostante la partita sia di quelle che possono segnare una stagione, e il destino di una carriera – la sua – e di una città – quella del Golfo, Maurizio Sarri non ha tenuto la conferenza della vigilia di Napoli-Juventus. Scaramanzia, probabilmente; o forse la volontà di rimanere concentrati in vista della sfida totale del San Paolo.
D’altronde i suoi azzurri si presentano all’appuntamento con 4 punti di vantaggio sulla Vecchia Signora campionessa d’Italia: una vittoria di Hamsik&Co. aprirebbe scenari di inenarrabile bellezza sotto al Vesuvio colorato d’azzurro. Finora il Napoli è imbattuto in campionato: rimanerlo dopo lo scontro al vertice con la Juventus vorrebbe dire tanto.
Domani sera giocheranno tutti i titolarissimi, ad eccezione ovviamente dell’infortunato Ghoulam. Per la sostituzione dell’algerino, infortunatosi contro il City in Champions, sono in ballottaggio Mario Rui e Maggio. Il portoghese ha recuperato dal problema alla caviglia che gli aveva fatto saltare la trasferta di Udine, ma è probabile che Sarri voglia dirottare Hysaj sulla sinistra e tenere sulla destra il vice capitan Christian Maggio, la cui esperienza può pesare non poco in battaglie del genere. Il terzino ex Fiorentina e Sampdoria ha avuto parole al miele per il suo mister, «allenatore che prepara le partite in maniera scientifica», e gettato un po’ di pepe sulla sfida: «La Juve e’ un po’ in difficoltà, inutile negarlo, e noi siamo lanciati e determinati ma dobbiamo anche avere la consapevolezza che non abbiamo fatto niente».
JUVENTUS: GRATTACAPI PER NULLA… ALLEGRI. Dall’altra parte c’è un Allegri che di dubbi invece ne ha molti. Vuoi per le condizioni non perfette di Higuain, che però alla fine dovrebbe almeno miracolosamente accomodarsi in panchina ed entrare a partita in corso, vuoi soprattutto per i fastidi al polpaccio accusati da Mario Mandzukic nella rifinitura, il tecnico livornese ha i suoi bei problemi in attacco.
Col croato costretto al forfait e il Pipita con una mano fasciata la Juventus dovrà giocoforza optare per altre soluzioni offensive, visto che mancavano i veri nueve. Le ipotesi al momento sono due: o 4-3-3 con Dybala falso nueve e Cuadrado e Douglas Costa a fare da ali veloci, o 3-4-2-1 (il modulo più adoperato nelle ultime uscite) con Higuain regolarmente in campo e la Joya e l’ex Bayern alle spalle. Allegri scioglierà le riserve solo all’ultimo momento.
Prima di partire alla volta di Napoli, Allegri è tornato sulle indiscrezioni per un presunto alterco fra senatori e stranieri bianconeri nello spogliatoio dopo la sconfitta contro la Sampdoria: «Io speravo che si fossero picchiati, perché ogni tanto dentro lo spogliatoio un po’ di casino serve per alzare la tensione. Invece purtroppo non è successo nulla, speriamo fra un po’…». Un buon modo per caricare l’ambiente bianconero, in vista di una 9 giorni praticamente decisiva su tutti i fronti: dopo il Napoli infatti arriveranno le partite contro Olympiakos e Inter. Prima però c’è da sfatare il San Paolo.