A volte i portieri diventano eroi per un giorno: e non per una parata decisiva al 94’, ma magari perché al 94’ fanno segnare. È capitato a Brignoli in Benevento-Milan.
Fu con un portiere che le Streghe del Sannio marcarono il loro primo, storico punto in Serie A, dopo 14 giornate di sconfitte più o meno preventivabili e alcune decisamente amare. Alberto Brignoli, proprietà 26enne di proprietà della Juventus, ha scelto Benevento-Milan per segnare un gol che entrerà nella storia del calcio italiano per due motivi: primo punto dei giallorossi campani e rete firmata da un portiere. Due piccioni con… un gol, insomma.
Il numero uno del Benevento, che a inizio stagione aveva iniziato in panchina e ha preso la maglia da titolare dall’ottava giornata, al 95’ dell’anticipo di pranzo di questa giornata di Serie A si è aggiunto così alla prestigiosissima lista dei portieri-goleador con un gol che non dimenticherà mai. Roba per palati fini, per un’impresa che chi ha visto potrà raccontare ai posteri.
In principio ci fu Lucidio Sentimenti, estremo difensore del Modena che nel 1942 segnò dal dischetto al Napoli. Imitato, in un calcio più vicino a noi ma non moderno, nel 1976, da Antonio Rigamonti in Como-Verona.
Alla memoria degli intenditori del pallone italico balza però il “mito” dei portieri marcatori dagli anni Novanta in poi: visto che Butt, Josè Chilavert e Rogerio Ceni hanno calcato altre scene, noi abbiamo da opporre i miracoli firmati da altri portieri, alcuni anche più che discreti coi guanti ma bravi anche a battere di testa per un gol insperato e impensabile.
Roba da Michelangelo Rampulla, per esempio, che nel 1992 irruppe in area e firmò il pareggio in Cremonese-Atalanta. O per un altro siciliano, Massimo Taibi, autore nel 2001 dell’altra incornata d’autore decisiva, quella nei minuti finali di Reggina-Udinese, decisa di fatto dal gol di un portiere che aveva anche militato nel Milan e nel Manchester United.
Ci sarebbe anche un gol-fantasma da annoverare, quello segnato (‘?) da Francesco Toldo in Inter-Juventus del 2002: gol non omologato al portierone eroe dell’Europeo del 2002, da lui disputato come portiere della Nazionale per l’infortunio al collega Buffon, ma assegnato a Christian Vieri che con lui si era proteso in scivolata.
Da ultimo un gol internazionale: quello di Marco Amelia, altro portiere che in azzurro c’ha addirittura vinto un Mondiale, che proprio nel 2006 in Partizan-Livorno di Coppa Uefa segnò in mischia l’1-1, per il primo e finora unico gol segnato da un estremo difensore su azione nelle coppe europee.
In Serie A dunque, a voler essere precisi, un gol segnato da un portiere mancava dal precedente di Taibi: in quell’anno Brignoli aveva appena 10 anni. Vattelo a immaginare che, 16 anni dopo, avrebbe scritto la storia con un tuffo da acrobata apparentemente ingenuo al 95’ di un Benevento-Milan entrato già nella memoria collettiva?