Una vittoria e due sconfitte per le italiane nell’ultima giornata dei gironi di Europa League: trionfo e primo posto per l’Atalanta; ko indolore per la Lazio, non per il Milan.
ATALANTA-LIONE 1-0. L’Atalanta fa letteralmente sognare Bergamo: la Dea batte nel “domicilio temporaneo” di Reggio Emilia pure il Lione, si aggancia lo scalpo dei francesi alla cintura e chiude il girone al primo posto.
60’ di puro dominio nerazzurro: bagnato già al 9’ dalla pronta deviazione di Petagna su un tiro sbilenco di Hateboer e grazie alla gentile concessione della difesa francese e cristallizzato poi con la gara di grande attenzione e acume tattico da parte della squadra di Gasperini.
Il team di Genesio, che prima di stasera si presentava al Mapei Stadium con una media di 2.5 gol a partita in Ligue 1, resta a bocca asciutta ed è costretta a farsi da parte: avanti come prima ci va l’Atalanta, che ora attende il sorteggio di lunedì pronta ad altre sfide europee di grande fascino.
RIJEKA-MILAN 2-0. Milan, niente da fare: la strada in fondo al tunnel non si vede ancora. Neppure il cambio in panchina con l’arrivo di Gattuso al posto di Montella sembra aver scosso i rossoneri, costretti dopo il pari-beffa di Benevento al primo ko stagionale in Europa League contro un Rijeka già abbondantemente eliminato.
La punizione perla di Puljic e il tiro a incrociare di Gavranovic palesano ancor di più le zavorre mentali e contemporaneamente fisiche del Milan, che resta con 0 gol fatti nonostante il tandem di Coppa Cutrone-Silva, a cui non giova la regia di Biglia né l’impiego dei vari Zapata, Paletta e Calabria, decisamente deludenti per tutto il match. Lunedì il sorteggio: i rossoneri devono solo sperare in accoppiamenti favorevoli, se non altro per tornare a sorridere un po’.
ZULTE WAREGEM-LAZIO 3-2. Ko indolore: anche la Lazio vede interrompersi il suo percorso netto in Europa League chiudendo con la sconfitta di Waregem contro i belgi dello Zulte. Inzaghi spedisce in campo una squadra imbottita di giovani, la vede scivolare due volte e poi reagire con la rimonta 2-2 di Caicedo e Lucas Leiva e infine crollare con un’incursione di Leya nel finale.
I biancocelesti tornano a perdere una gara nel girone di Europa League dal settembre 2011 (sconfitta a Lisbona con lo Sporting) ma lo fanno nella maniera indolore, visto che Radu&Co. si erano qualificati già alla quarta giornata. Stasera Inzaghi ha potuto usare, schierando una squadra con un’età media di neppure 24 anni (portiere Vargic escluso) e riabbracciando dopo tanto penare sia Wallace che soprattutto Felipe Anderson (35’ per lui): anche per loro la stagione è ancora lunga.